lunedì 5 giugno 2006

Osservazioni al progetto di nuovo P.R.G. – fascia costiera

All’Ill.mo Signor Sindaco
Comune di Acquedolci (ME)
dott. Salvatore Oriti
Oggetto: Revisione del Piano Regolatore Generale.
Osservazioni al progetto depositato – Fascia costiera.
Il Movimento Rinnovamento e Partecipazione con la presente osservazione desidera formulare alcuni rilievi in merito agli interventi del Pianificatore lungo la fascia costiera:
1. Il P.R.G. prevede una strada che prolunga l’intercomunale S.Agata – Acquedolci sino all’agglomerato urbano di C/da Furiano, attraversando la zona denominataBarranca Mare. Evidenziamo che la stessa zona è attraversata da un altro tracciato stradale che si snoda a nord più prossima alla battigia.
Nell’intenzione del pianificatore, quindi, la zona costiera del territorio di Acquedolci dovrebbe essere attraversata per tutta la sua lunghezza da due percorsi stradali paralleli.
Si rileva che all’altezza dell’area destinata a strutture sportive il mare ha ormai cancellato il tratto di spiaggia antistante il lato nord del campo sportivo. Pertanto il tratto della strada litoranea previsto dal P.R.G. per essere realizzato richiederebbe l’esborso di notevoli somme. Il collegamento est-ovest potrebbe essere realizzato, invece, usufruendo del tratto di strada che congiunge la suddetta strada litoranea con l’intercomunale S. Agata – Acquedolci, del prolungamento di quest’ultima verso ovest costeggiando il lato sud del campo sportivo e realizzando infine un breve tratto di strada che costeggi il lato ovest del campo sportivo, attraversando l’area destinata ad impianti sportivi, per ricongiungersi con la strada litoranea.
Subito dopo, a partire dal restringimento della fascia costiera, in corrispondenza del centro abitato, fino alla contrada Barranca Mare e al congiungimento con la via Corvo, tale raddoppio risulta del tutto inopportuno.
Questa scelta, infatti, comporterebbe da un lato un impatto ambientale negativo per il territorio costiero, dall’altro richiederebbe per la P.A. un costo aggiuntivo del tutto inutile poiché la distanza tra le due sedi stradali è di appena 25-30 metri. Ciò, inoltre, creerebbe una fascia di terreno non suscettibile di adeguata utilizzazione da parte dei proprietari.
A parere di chi scrive, l’obiettivo di collegare la suddetta intercomunale S.Agata – Acquedolci con l’agglomerato urbano di C/da Furiano potrebbe essere raggiunto mediante il semplice potenziamento del tracciato già esistente posto a nord e la confluenza del prolungamento della suddetta strada intercomunale, ad esempio, all’altezza della zona B4. A proposito della zona B4 non si capisce perché l’intervento si limiti a solo un gruppo di case e non all’intera zona; addirittura su terreni già occupati da edifici si prevede il passaggio di una strada che, in questo caso, chiunque conosca il territorio di Acquedolci tenderebbe a posizionare solo a nord degli insediamenti e a ridosso della spiaggia.
Il Movimento Rinnovamento e Partecipazione, pertanto, ritiene che i tracciati delle due strade dovrebbero essere unificati già perché il tracciato a nord sarebbe sicuramente esposto all’erosione del mare, come chiunque può costatare, e, subito ad ovest della zona B4, oltre a dover rimanere uno solo, il tracciato dovrebbe essere quello più a nord, perché l’unico possibile, fino a ricongiungersi, senza andare oltre, alla già esistente bretella di collegamento con il sottopassaggio della ferrovia in corrispondenza di via Etnea.
2. Altra considerazione meritevole di attenzione è costituita dalla necessità di concepire un più idoneo sistema di fruibilità della fascia costiera, anche in relazione alla vocazione turistica del nostro centro.
Il pianificatore, al riguardo, nella parte est del territorio, laddove la fascia costiera è più ampia, si è limitato a riportare il tracciato già esistente senza contemplare la possibilità di un allargamento della attuale sede stradale che costeggia la spiaggia. Un simile intervento si sarebbe reso opportuno anche in relazione alla possibilità di inserire percorsi pedonali e/o ciclabili e convenienti aree di parcheggio. Tale esigenza assume una consistenza ancora maggiore al semplice considerare che nelle adiacenze della spiaggia sono ubicate le aree destinate alla edilizia di tipo ricettivo-alberghiero e alla realizzazione di strutture per la fruizione della spiaggia quali bar, chioschi, lidi, etc. Pare, infatti, difficilmente comprensibile la dimenticanza del pianificatore, che meglio avrebbe dovuto disciplinare un’area chiave del rilancio economico del nostro centro.
Oltre a ciò, gli spazi adibiti a parcheggio compresi tra le zone D2 non paiono essere particolarmente adeguati alle esigenze di valorizzazione e fruibilità della spiaggia. Infatti, gli stessi non prevedono sbocchi sulla strada che costeggia la spiaggia e, pertanto, non sono fruibili dagli utenti che la percorrono.
Ne consegue, quindi, la necessità di una pianificazione più razionale del sistema viario, al momento poco funzionale, che sia più congeniale alle esigenze del prevedibile notevole flusso veicolare, nonché di fruibilità del lido.
In considerazione di ciò, il Movimento Rinnovamento e Partecipazione auspica che il Pianificatore voglia riconsiderare le scelte operate tenendo conto delle osservazioni sopra esposte.
Cordialmente.
Acquedolci, lì 05.06.2006