mercoledì 24 novembre 2004

A proposito del Castello

Il 26 novembre di due anni fa parte del prospetto nord del Castello di Acquedolci subiva un pericoloso crollo provocato dal forte vento di scirocco ma causato da incuria e tanti anni di indifferenza. In quella data fu il nostro Movimento a dare la notizia, perché il caso volle che due di noi avessero sentito il boato provocato dal crollo e proprio perché l’indifferenza continuava il suo lavoro di cancellazione del passato. Denunciammo il pericolo di nuovi crolli e per l’incolumità delle persone e le alte condizioni di rischio chiedemmo un interessamento dell’Amministrazione e un intervento del Consiglio, senza colpevolizzare nessuno o attaccare chi, tra l’altro, fino a quel momento non avrebbe potuto fare quasi niente.
A distanza di un anno non era però ancora stato preso alcun provvedimento e per noi quel silenzio era assordante; decidemmo quindi di scrivere una lettera aperta dai toni duri alla Sovrintendenza, colpevole, a nostro avviso, di disinteresse per Acquedolci.A due anni dal crollo possiamo fare un piccolo bilancio a proposito del Castello, alla luce soprattutto delle ultime novità.L’Amministrazione e il Sindaco hanno scelto il silenzio (non è una novità) e di lavorare per ottenere un finanziamento per la messa in sicurezza del Castello: non si può parlare di tempestività ma avendo ottenuto ciò che chiedevano vanno lodati, aspettiamo ora l’esito dei lavori. Il Sovrintendente Villari (forse proprio per effettuare un sopralluogo all’area del Castello e a quella archeologica della Grotta), recentemente ha, finalmente, potuto personalmente costatare lo stato attuale dell’intera zona e sicuramente convenire con quanti auspicavano un intervento e maggiore attenzione anche da parte della Sovrintendenza.
Il Consiglio Comunale non si è mai espresso al riguardo delegando alla Amministrazione: nessun intervento di somma urgenza, nessuna voce in bilancio; non occorrevano grosse cifre ma era necessario un segno di interessamento e di sensibilità che non è ancora stato dato. Immediatamente sarebbe servito, come da noi auspicato, delimitare l’area a rischio impedendone l’accesso, pulire dove possibile e provvedere a un minimo puntellamento delle parti pericolanti per scongiurare nuovi crolli che solo la buona sorte ha voluto risparmiarci.Sarebbero bastati un minimo di volontà e alcune migliaia di euro.Il nuovo PRG è occasione per discutere delle sorti del Castello e dell’intera zona, scegliendo una volta per tutte se considerarlo un ostacolo all’urbanizzazione o un patrimonio da proteggere e valorizzare: al momento sembra prevalere la prima ipotesi, ci auguriamo una netta sterzata verso la seconda. Il Presidente del Consiglio Comunale ha scelto di recente di rompere il silenzio sull’argomento, facendolo però ancora una volta come se fosse portavoce dell’Amministrazione. Nell’intervento andato in onda su una trasmissione televisiva locale, a proposito dei prossimi importanti interventi di messa in sicurezza ha tirato in ballo chi, come il nostro Movimento, aveva manifestato preoccupazione riguardo il Castello, come se avessimo utilizzato il crollo di due anni fa per accusare il Sindaco o lui stesso dello stato in cui versava un bene che da poco era diventato proprietà del Comune.
Possiamo ribadire al Presidente, e a chi ancora non lo avesse capito, che il Movimento non ha interesse a fare opposizione, non ha mai denigrato, offeso o attaccato nessuna persona, ma ha sempre e soltanto FATTO POLITICA, avendo a cuore le sorti e le vicende del proprio Comune e del suo territorio. Comprendiamo il disagio del Presidente a gestire la sua posizione, lo apprezziamo quando è chiamato a difendere se stesso, il suo operato o quello degli altri, ma proprio non capiamo i suoi attacchi, specie se motivati solo dalla voglia di dimostrare la sua superiorità alle osservazioni che gli vengono mosse. “Dove sono finiti quelli che …” chiedeva nel suo intervento: siamo qui, attenti e pronti a dire la nostra quando lo riteniamo giusto e importante. 
Acquedolci 24 novembre 2004
Per il Movimento Rinnovamento e Partecipazione 
Armao Cristian 
Artale Ciro
Calabrese Ciro
Fontana Gianni
Gerbino Salvatore 
Princiotta Giuseppe 

sabato 13 novembre 2004

Consigli e atti

CONSIGLI E ATTI 
Dopo quattro mesi dall’annuncio, il Piano Regolatore Generale (PRG) è stato finalmente argomento dell’ordine del giorno del Consiglio Comunale. In questo lungo periodo, sebbene per altri motivi, il Presidente ha convocato il Consiglio con una buona frequenza, ma molte sedute dell’importante organo locale sono andatedeserte. L’estate, i problemi personali e familiari” riferisce il Presidente (PCC), ma sicuramente come da egli stesso proposto i capi gruppo avranno ampiamente discusso dell’argomento.Forse no, perché la maggioranza in questo periodo non ha avuto un capo gruppo! Comunque: “Altri argomenti delicati andavano affrontati e risolti”. 
Tutti riconducibili alla normale amministrazione: forse il Presidente confonde le riunioni del Consiglio con i caldi incontri di maggioranza… 
Il PRG non sarà certo rimasto nel cassetto e sarà stato argomento delicato di numerosi incontri. Il Presidente e tutti i consiglieri sanno bene quanto sia importante l’approvazione di questo importante strumento urbanistico e avranno lavorato per questo: attenti e “sensibili” all’argomento sapevano tutti della propria compatibilità o meno, quindi avranno moltiplicato i loro sforzi per trovare il modo di portare a termine questo oneroso compito. Forse però la maggioranza si è resa conto di non avere i numeri per andare fino in fondo e ha preso tempo, mentre se i numeri li avesse avuti la minoranza magari il fondo si sarebbe raggiunto… 
Si vocifera che oltre al Presidente del Consiglio sia compatibile anche un secondo consigliere della maggioranza: sarebbe grave scoprirlo adesso, sia perché qualcuno avrebbe sbagliato, sia perché si sarebbe perso tempo.
In questo caso tutto cambierebbe, ma non si può dire niente senza conferme.
I numeri non ci sono? Niente compromessi (ben vengano quelli politici!), niente accordi: serve una persona esterna per il PRG, un Commissario Regionale ad acta.Niente di nuovo per nessuno, in questo caso si sapeva sin dall’inizio; non è certamente una colpa del Consiglio (al limite la causa è nello stesso PRG che prevede una zona C3 abnorme, che non può non coinvolgere tantissimi cittadini),  ma è comodo per tutti: un “atto dovuto” in meno.Infatti è ormai abitudine di questo Consiglio affidarsi ai tecnici (comunali) e approvare senza batter ciglio quello che da loro viene proposto. I tecnici progettisti affermano di essersi attenuti strettamente alle direttive del Consiglio Comunale, ma “le direttive sono del precedente Consiglio, noi ci siamo insediati da pochissimo(?!) e tecnicamente i margini per operare sono molto ristretti” (Presidente del Consiglio Comunale a emittente locale 09.10.2004): insomma un discorso comodo per tutti, si gioca al rimpiattino, la colpa non è di nessuno, manca solo che si tiri in ballo il caso e la congiuntura internazionale…  
Allora ci chiediamo e chiediamo:
         Il Progetto di Massima è del 2001 e in tre anni nessun politico ha espresso la propria opinione e richiesto modifiche in corsa?
         I tecnici che hanno redatto il Piano sono impiegati del Comune e nessuno ha potuto chiedere loro di aggiornare, aggiungere o modificare qualcosa?
         I tecnici hanno lavorato solo sulla base di direttive datate, e per alcuni aspetti superate, e peraltro molto generiche (delibera n.45 del 6.9.2001)?
         Una persona estranea alla realtà di Acquedolci dovrà gestire la fase decisiva dell’iter di approvazione senza che i nostri politici abbiano ufficialmente detto e fatto niente?
 Peccato quante occasioni perse: incontri con i tecnici che lavorano nel territorio, con le classi sociali e i cittadini per coinvolgere, ascoltare, capire, arricchire, specie perché si sapeva da subito che a causa delle incompatibilità l’iter dell’approvazione del PRG era segnato; colpa della attuale o della scorsa Amministrazione? Non cambierebbe nulla appurarlo.Rimane la possibilità per tutti di presentare per iscritto le osservazioni che ognuno riterrà opportune, “osservazioni importanti e preziosissime che arricchiranno il lavoro fatto” (PCC). Nel frattempo il sindaco alla presentazione del PRG in Consiglio Comunale aveva lodevolmente annunciato la possibilità, per chi lo volesse, di visionare già da subito la proposta di PRG due volte la settimana alla presenza dei tecnici progettisti (impiegati comunali); qualcuno (pochi) aveva già cercato di capire qualcosa. Addirittura c’è chi ha detto la propria e ha scritto, così improvvisamente si è scoperto che non era possibile più vedere niente perché la Legge non lo prevedeva o permetteva. Non importa prima o poi sarà possibile farlo, occorre avere pazienza e preparare le osservazioni da presentare.Ma non sarà il Consiglio a discuterle e le modifiche saranno apportate per legge, non per scelte politiche o perchè discusse e magari condivise dagli stessi progettisti.Noi, come cittadini e come Movimento politico, faremo tutto il possibile perché il PRG sia una vera occasione di crescita e non solo di espansione, per Acquedolci, e per fare questo siamo disponibili a collaborare con tutti quelli che lo vorranno.Ci auguriamo che tutti i tecnici non rimangano nel solito silenzio, per interesse o timore, e non preferiscano rimanere estranei per non compromettersi o rimangano zitti perché quello che volevano lo hanno già ottenuto.Nel frattempo ci auguriamo che il Consiglio Comunale, liberato da questo scomodo peso, possa continuare ad occuparsi di altri “atti dovuti” richiedendo le relazioni semestrali al Sindaco quale organo di controllo dell’attività dell’Amministrazione, discutendo dei problemi di Acquedolci (pulizia, viabilità, vivibilità e servizi, giovani, territorio, turismo…) cercando di fare qualcosa per risolverli a cominciare dallaCaserma dei Carabinieri:da quasi due anni non abbiamo più la Caserma dei Carabinieri ad Acquedolci e sembra che tutti ci siamo abituati a farne a meno; non vorremmo abituarci anche all’assenza del Consiglio Comunale! In attesa di buone notizie auguriamo a tutti i consiglieri un buono e proficuo lavoro. 
Acquedolci 13 novembre 2004.
Per il Gruppo di Coordinamento
Armao Cristian
Artale Ciro
Calabrese Ciro
Gerbino Salvatore
Princiotta Giuseppe