sabato 13 novembre 2004

Consigli e atti

CONSIGLI E ATTI 
Dopo quattro mesi dall’annuncio, il Piano Regolatore Generale (PRG) è stato finalmente argomento dell’ordine del giorno del Consiglio Comunale. In questo lungo periodo, sebbene per altri motivi, il Presidente ha convocato il Consiglio con una buona frequenza, ma molte sedute dell’importante organo locale sono andatedeserte. L’estate, i problemi personali e familiari” riferisce il Presidente (PCC), ma sicuramente come da egli stesso proposto i capi gruppo avranno ampiamente discusso dell’argomento.Forse no, perché la maggioranza in questo periodo non ha avuto un capo gruppo! Comunque: “Altri argomenti delicati andavano affrontati e risolti”. 
Tutti riconducibili alla normale amministrazione: forse il Presidente confonde le riunioni del Consiglio con i caldi incontri di maggioranza… 
Il PRG non sarà certo rimasto nel cassetto e sarà stato argomento delicato di numerosi incontri. Il Presidente e tutti i consiglieri sanno bene quanto sia importante l’approvazione di questo importante strumento urbanistico e avranno lavorato per questo: attenti e “sensibili” all’argomento sapevano tutti della propria compatibilità o meno, quindi avranno moltiplicato i loro sforzi per trovare il modo di portare a termine questo oneroso compito. Forse però la maggioranza si è resa conto di non avere i numeri per andare fino in fondo e ha preso tempo, mentre se i numeri li avesse avuti la minoranza magari il fondo si sarebbe raggiunto… 
Si vocifera che oltre al Presidente del Consiglio sia compatibile anche un secondo consigliere della maggioranza: sarebbe grave scoprirlo adesso, sia perché qualcuno avrebbe sbagliato, sia perché si sarebbe perso tempo.
In questo caso tutto cambierebbe, ma non si può dire niente senza conferme.
I numeri non ci sono? Niente compromessi (ben vengano quelli politici!), niente accordi: serve una persona esterna per il PRG, un Commissario Regionale ad acta.Niente di nuovo per nessuno, in questo caso si sapeva sin dall’inizio; non è certamente una colpa del Consiglio (al limite la causa è nello stesso PRG che prevede una zona C3 abnorme, che non può non coinvolgere tantissimi cittadini),  ma è comodo per tutti: un “atto dovuto” in meno.Infatti è ormai abitudine di questo Consiglio affidarsi ai tecnici (comunali) e approvare senza batter ciglio quello che da loro viene proposto. I tecnici progettisti affermano di essersi attenuti strettamente alle direttive del Consiglio Comunale, ma “le direttive sono del precedente Consiglio, noi ci siamo insediati da pochissimo(?!) e tecnicamente i margini per operare sono molto ristretti” (Presidente del Consiglio Comunale a emittente locale 09.10.2004): insomma un discorso comodo per tutti, si gioca al rimpiattino, la colpa non è di nessuno, manca solo che si tiri in ballo il caso e la congiuntura internazionale…  
Allora ci chiediamo e chiediamo:
         Il Progetto di Massima è del 2001 e in tre anni nessun politico ha espresso la propria opinione e richiesto modifiche in corsa?
         I tecnici che hanno redatto il Piano sono impiegati del Comune e nessuno ha potuto chiedere loro di aggiornare, aggiungere o modificare qualcosa?
         I tecnici hanno lavorato solo sulla base di direttive datate, e per alcuni aspetti superate, e peraltro molto generiche (delibera n.45 del 6.9.2001)?
         Una persona estranea alla realtà di Acquedolci dovrà gestire la fase decisiva dell’iter di approvazione senza che i nostri politici abbiano ufficialmente detto e fatto niente?
 Peccato quante occasioni perse: incontri con i tecnici che lavorano nel territorio, con le classi sociali e i cittadini per coinvolgere, ascoltare, capire, arricchire, specie perché si sapeva da subito che a causa delle incompatibilità l’iter dell’approvazione del PRG era segnato; colpa della attuale o della scorsa Amministrazione? Non cambierebbe nulla appurarlo.Rimane la possibilità per tutti di presentare per iscritto le osservazioni che ognuno riterrà opportune, “osservazioni importanti e preziosissime che arricchiranno il lavoro fatto” (PCC). Nel frattempo il sindaco alla presentazione del PRG in Consiglio Comunale aveva lodevolmente annunciato la possibilità, per chi lo volesse, di visionare già da subito la proposta di PRG due volte la settimana alla presenza dei tecnici progettisti (impiegati comunali); qualcuno (pochi) aveva già cercato di capire qualcosa. Addirittura c’è chi ha detto la propria e ha scritto, così improvvisamente si è scoperto che non era possibile più vedere niente perché la Legge non lo prevedeva o permetteva. Non importa prima o poi sarà possibile farlo, occorre avere pazienza e preparare le osservazioni da presentare.Ma non sarà il Consiglio a discuterle e le modifiche saranno apportate per legge, non per scelte politiche o perchè discusse e magari condivise dagli stessi progettisti.Noi, come cittadini e come Movimento politico, faremo tutto il possibile perché il PRG sia una vera occasione di crescita e non solo di espansione, per Acquedolci, e per fare questo siamo disponibili a collaborare con tutti quelli che lo vorranno.Ci auguriamo che tutti i tecnici non rimangano nel solito silenzio, per interesse o timore, e non preferiscano rimanere estranei per non compromettersi o rimangano zitti perché quello che volevano lo hanno già ottenuto.Nel frattempo ci auguriamo che il Consiglio Comunale, liberato da questo scomodo peso, possa continuare ad occuparsi di altri “atti dovuti” richiedendo le relazioni semestrali al Sindaco quale organo di controllo dell’attività dell’Amministrazione, discutendo dei problemi di Acquedolci (pulizia, viabilità, vivibilità e servizi, giovani, territorio, turismo…) cercando di fare qualcosa per risolverli a cominciare dallaCaserma dei Carabinieri:da quasi due anni non abbiamo più la Caserma dei Carabinieri ad Acquedolci e sembra che tutti ci siamo abituati a farne a meno; non vorremmo abituarci anche all’assenza del Consiglio Comunale! In attesa di buone notizie auguriamo a tutti i consiglieri un buono e proficuo lavoro. 
Acquedolci 13 novembre 2004.
Per il Gruppo di Coordinamento
Armao Cristian
Artale Ciro
Calabrese Ciro
Gerbino Salvatore
Princiotta Giuseppe