domenica 10 gennaio 2010

Trasmissione Zenith su Antenna del Mediterraneo




L’incontro televisivo andato in onda venerdì 8 gennaio, ha visto un appassionato faccia a faccia tra il nostro Presidente Gianni Fontana e l’Assessore Calogero Carcione da una parte e i due ex consiglieri di opposizione Barone e Riolo dall’altra.
Sottolineamo l’intervento coerente, preciso ed equilibrato nei contenuti del “nostro” Gianni, che in modo diretto e chiaro ha espresso il pensiero suo e dell’intero gruppo su eventi, comportamenti e situazioni che hanno segnato la politica del nostro Comune in questi ultimi mesi.
Da apprezzare anche la determinazione dell’assessore Carcione che con i numerosi documenti ha attestato il buon operato dell’amministrazione e ha smontato le solite false accuse degli oppositori, dimostrando che gli stessi attribuiscono al Sindaco e al suo gruppo colpe che in realtà sono di altri. 

venerdì 8 gennaio 2010

Approfondimento politico

Passati alcuni giorni dall’ultima seduta del Consiglio Comunale, vogliamo tornare a discutere di alcuni risvolti e commentare a freddo ciò che è accaduto.
I Consiglieri di Acquedolci, diciamo i “sopravvissuti”, i “paladini della democrazia” imbottiti di 24 cariche di dinamite confezionate presso un noto artificiere locale (anche se la “polvere” era del cosentino e il mandante lombardo) si sono fatti esplodere contemporaneamente, alla “unanimità” per salvare Acquedolci!
Anche se i danni non si possono valutare ancora, i nostri martiri, sopravvissuti all’evento (al momento si è sentito solo il botto) hanno già raccolto i pezzi e cercheranno di ricostruire una “macchina da guerra” ancora più efficace.
Tutti ormai sanno che i dieci Consiglieri (difensori della “legalità”), dopo essersi battuti per mesi e aver difeso con tutte le “armi” la sopravvivenza di un organo democratico e di controllo importantissimo quale il Consiglio Comunale, dopo un corposo, ma sterile, numero di sedute hanno deciso di stilare una mozione di sfiducia contro il Sindaco, palesando quello che era il loro reale intendimento: mandare a casa il Sindaco e il suo gruppo.
Così tanti e di tale importanza erano i motivi che hanno dovuto presentare un atto copiato da un altro comune!
Si, l’atto politico più importante, nel momento clou dell’agone politico non è stato scritto da nessuno dei dieci Consiglieri, ma commissionato ad un professionista esterno che, per superficialità o malafede, certo non per incapacità, ha copiato un “papello” di argomentazioni utilizzato con buon esito in un’altra occasione ma, purtroppo per i protagonisti, in un altro contesto.
I Consiglieri e i Consigliori hanno poi “adattato” l’atto (copiato persino nell’impaginazione e nella punteggiatura, altro che nelle premesse!) ad Acquedolci aggiungendo le solite argomentazioni che ormai da tempo sbandierano convinti di possedere la verità (che prima o poi verrà fuori). Che l’argomento sia “risibile”, come affermano i tre sottoscrittori di un documento di risposta alla nostra denuncia politica, non c’è dubbio: vi assicuriamo che quattro risate ce le siamo fatte anche noi! Non vogliamo sottrarci, come pensano gli stessi, dal commentare queste argomentazioni e lo faremo presto sviscerando ogni punto presentato.
Noi non abbiamo mai chiuso al dialogo, mentre loro fanno solo attacchi, monologhi e provocazioni, altro che dibattito e confronto.Anche il Sindaco avrebbe ribattuto punto su punto alle loro accuse se il Consiglio Comunale non avesse invertito l’ordine del giorno, impedendogli di presentare la sua relazione annuale, la cui discussione era prevista come primo punto: questa è la loro democrazia! Anche il Sindaco avrà tempo e occasioni per dibattere sull’argomento, altro che “coraggio di replicare, limitandosi a depositare documenti”. Ribadiamo e sottolineiamo che i Consiglieri hanno votato la sfiducia per motivi personali (come evidenziato a caldo), per scelta loro ma per decisione di altri.
I motivi personali saranno stati tanti, non lo mettiamo in dubbio, e, chi in buona fede, chi con rabbia e con spirito di vendetta hanno voluto dimostrare il proprio dissenso. Non vogliamo parlare di queste motivazioni né giudicare (qualcuno si è persino scaldato per il solo fatto che ne abbiamo accennato), sarebbe però stato più onesto per loro portare quelle motivazioni in Consiglio e non far credere alla cittadinanza che il Sindaco e l’Amministrazione hanno tradito sia loro che la fiducia accordata dal libero voto! I veri traditori sono stati loro!
I sei Consiglieri di minoranza avrebbero votato la sfiducia al Sindaco già il giorno dopo le elezioni e con motivazioni scritte anche a Valguarnera Caropepe, ma i quattro transfughi del gruppo di maggioranza, che hanno sempre trovato in noi ascolto e disponibilità e mai hanno avuto da recriminare nei nostri confronti, dovevano avere motivazioni ben più profonde (anche queste si conosceranno presto); si può non condividere il punto di vista, si possono dividere le strade politiche, ma il rispetto per le persone da parte nostra rimane intatto, anche l’amicizia (quando c’è) non deve essere sacrificata alla politica. La nostra condanna, ferma e dura, è politica!
Il loro comportamento politico non è condivisibile, le loro motivazioni non sono sufficienti e comunque avulse dalla questione, non si può privare una comunità di un Sindaco eletto democraticamente per motivi personali. Nella propria esperienza politica si può cambiare idea o entrare in contrasto con qualche “alleato”, ma in questi casi se non si trova altra soluzione (cosa che non è stata cercata) si lascia il gruppo o si passa all’opposizione (quello che inizialmente hanno fatto, per motivi molto diversi tra loro). La sfiducia è un’altra cosa!
Le motivazioni per la sfiducia sono altra cosa!
Il tradimento non è né al Sindaco né a noi, ma alla cittadinanza e al voto da loro espresso.
Circa la tempistica ecco una strana coincidenza! Per cinque mesi dal re-insediamento i Consiglieri hanno solo minacciato la sfiducia; in cinque mesi non hanno che parlato del loro diritto di esistere e di quanto il Sindaco non andasse loro a genio, ma (salvo sporadiche se non fortuite eccezioni) non hanno fatto quello che il Consiglio doveva, anche secondo loro, fare: niente proposte, niente scelte, nessuna attenzione per Acquedolci e per i cittadini, solo un palcoscenico per inveire e fare politica, con la “p” molto minuscola!
“Improvvisamente” a dicembre ecco che “la misura è colma”: la sfiducia è la soluzione di tutto! Solo quando il presidente della Regione scioglieva il suo governo e rompeva definitivamente con il gruppo al quale il nostro Sindaco fa riferimento, ecco che il loro referente politico dà l’ordine talmente immediato da non lasciare loro neppure il tempo sufficiente per scrivere una mozione credibile.
Così finalmente il “mandante” è riuscito nel proprio intento, il colpo di stato tramato e tentato già da aprile scorso ha trovato il suo compimento. Alla luce della sfiducia è forse più facile capire, anche per il cittadino comune, cosa sia successo ad aprile: le dimissioni dei consiglieri non appaiono più inspiegabili e il clima politico che le ha determinate, e che da lì a poco anche i cittadini avrebbero “respirato”, ora è più che percepibile.

giovedì 7 gennaio 2010

CARISSIMI (nel vero senso della parola) MORANESI!


Rispondiamo agli attacchi in risposta del precedente articolo (ci eravamo preoccupati, ci sembrava che si fossero dimenticati di noi!) diretti al nostro Movimento attraverso la bacheca del gruppo Rinnovamento e Progresso.

- Si afferma che noi abbiamo copiato maldestramente un documento, un disciplinare di incarico; ma quanta confusione che devono avere nelle loro teste!
Il documento, come loro stessi asseriscono, è stilato DAL PROFESSIONISTA e solo adattato dagli uffici. La stessa copia del documento da loro affisso in bacheca è quella predisposta dal professionista (il disciplinare tipo si può trovare nel sito internet dell’ordine dei geologi di Sicilia: www.geologidisicilia.it) e reca solo la sua firma e il suo timbro, con l’annotazione U.T.C. per indicare che è la copia di quella protocollata all’Ufficio.
Sappiamo bene qual è la differenza tra indirizzo politico, di competenza dell’Amministrazione, e atti gestionali, di competenza degli uffici; tali documenti, come quello in questione, sono chiaramente redatti in maniera standard perché atti formali che devono attenersi a determinati parametri previsti dalla legge; nel caso specifico l’atto è redatto su un fac-simile adottato dall’Ordine dei Geologi!
Peraltro la svista veniale evidenziata non ha certo provocato la nullità dell’atto, né compromesso l’onore di Acquedolci.Il documento citato è un atto amministrativo e contrattualenon politico come la sfiducia: paragonandoli si afferma che la goccia e il mare sono entrambi acqua, ottima deduzione, ma nella goccia non si affoga.La confusione ingenerata dagli scriventi e dai loro seguaci è dovuta al fatto che quando erano loro amministratori erano forse molto più impegnati a redigere i documenti di competenza dei dirigenti, ai quali lasciavano solo la firma, che svolgere il loro compito di programmazione e indirizzo. Ricordiamo che l’unico finanziamento riguardante le spiagge che non è giunto ad Acquedolci è saltato per colpa di una firma quando amministratore era uno dei firmatari del documento: l’interessato continua a fare confusione!
-          Sarà per spirito isolano, ma ci attira di più il connubio Acquedolci – S. Marina Salina che Acquedolci – Morano Calabro: meglio eoliani che moranesi.
-          Che fossero uniti, come loro evidenziano, non avevamo dubbi; era chiaro già ad aprile, anche quando affermavano di non essere un unico gruppo in Consiglio dopo essersi scambiati effusioni sul palco dei comizi, quando spargevano veleno accusandoci di mali inesistenti, sapendo di dire il falso; questo conferma le loro intenzioni sin dal primo momento.
-          Continuano ad affermare che siamo noi invece a seminare odio e recare danno ai cittadini onesti e liberi: non sappiamo cosa vogliano dire, non abbiamo nemici (a meno che loro non si reputino tali, noi li riteniamo solo avversari politici) e il nostro unico interesse è il bene di Acquedolci e di tutti i suoi abitanti, al contrario di loro e dei loro amici che hanno interessi personali e  speculativi che li spingono a far di tutto per restaurare un sistema di potere che per anni ha controllato tutto e tutti e che l’Amministrazione Gallo ha cercato in tutti i modi di contrastare; per rendersene conto basta confrontare i loro atti amministrativi con i nostri: lo faremo pubblicamente.
-          I rappresentanti delle forze politiche a loro dire “aggrediti” (entrambi sottoscrittori del documento) si presentano come uomini di pace, ma non sono né addetti dell’ONU né della Croce Rossa: sembrano nati per la zuffa e la provocazione (è di dominio pubblico), spesso non usano rispetto né per le persone né per le idee altrui, altro che confronto; le risposte o gli allontanamenti, non certo le aggressioni (fino ad oggi mai avvenute), sono il risultato del loro modo di fare, vuol dire che il limite di sopportazione lo hanno abbondantemente superato. Ci rincresce che al giornalista sia stato riservato lo stesso trattamento, forse avrà sbagliato a dare voce alle loro falsità senza appurare i fatti… ricordiamo però che, con la precedente amministrazione, gli stessi che ora difendono la “libertà di stampa” riservavano comizi feroci e gratuiti ad altri giornalisti in ogni occasione, comprese le sedute del Consiglio Comunale, senza diritto di replica e senza solidarietà, ricorrendo persino alle denunce!
Finalmente i nostri attenti detrattori concludono con un’affermazione:Avremmo dovuto dire che gli amministratori non leggono quello che votano??? Noi non l’abbiamo fatto !!!Non avevamo alcun dubbio!!!
Per la cronaca: a Morano, dopo la sfiducia, si sono tenute le elezioni e dei sette consiglieri firmatari della mozione solo due sono stati rieletti… all’opposizione!!
Cordialmente.