lunedì 14 giugno 2004

Predisposto il Piano Regolatore Generale – Si concordono i tempi per il suo esame

Il presidente del consiglio, Alvaro Riolo, nell’ultimo consiglio comunale, ha comunicato all’assemblea che è stato predisposto il PRG e che si ritiene utile concordare con i capigruppo (Filippo Nicolosi per la maggioranza, Giuseppe Terranova e Nino Geranio per i due schieramenti minoritari), i tempi per l’esame dello stesso. Il consigliere Giuseppe Terranova ha dichiarato di essere d’accordo per stabilire un calendario e fissare delle scadenze. Ha richiesto pure che vengano rilasciate delle copie del nuovo piano regolatore generale, onde poterlo esaminare. Si è stabilito infine di indire anche una conferenza dei capi gruppo per determinare un’agenda dei lavori.
Da come si può dedurre, il PRG è in dirittura d’arrivo, segno che l’ufficio tecnico comunale a cui in precedenza il passato consiglio comunale, aveva rimesso il tutto per la revisione globale dell’importante atto finanziario, ha finito il suo compito ed ha rimesso gli atti a chi di competenza, prima di rimetterlo nelle mani dello stesso Consiglio.
A proposito di civico consesso e specificatamente all’approvazione del nuovo Statuto Comunale, il Movimento politico Rinnovamento e Partecipazione ha reso noto di essersi complimentato con la Commissione “per il lavoro svolto e in particolare per la serietà, il clima sereno e lo spirito di collaborazione che è riuscita a trasmettere al consiglio comunale”. Il nostro movimento -è stato puntualizzato- “ha contribuito alla nuova stesura del testo presentando sedici emendamenti alla bozza di statuto. Gli emendamenti sono stati comunicati all’apposita commissione incaricata della redazione del testo, la quale ha vagliato tutte le proposte presentate e le ha fatte proprie nel testo presentato al consiglio. Le nostre proposte vertevano, nella parte iniziale, sul ruolo e gli obiettivi del Comune, la nomina e la sfiducia del Presidente del Consiglio e i compiti dei capi area.Altri emendamenti si riferivano all’accesso agli atti amministrativi, ai principi per la determinazione delle tariffe sui servizi, unioni di comuni, gestione del patrimonio, servizio di tesoreria, iniziative popolari e forme di consultazione e difensore civico. Tutti i nostri emendamenti -ha concluso il Movimento- sono stati approvati come presentati, salvo alcuni, perchè gli articoli cui si riferivano sono stati riscritti, ex novo, dalla commissione in modo comunque da soddisfare le nostre intenzioni”.
Come è notorio, il civico consesso ha poi approvato ben 44 emendamenti deliberando anche all’unanimità, l’approvazione del nuovo Statuto Comunale.
Benedetto Manera(www.dromo.net/acquedolci  del 14 giugno 2004)

domenica 13 giugno 2004

Approvazione del nuovo Statuto Comunale

Domenica 06 giugno u.s. il Consiglio Comunale di Acquedolci ha approvato il nuovo Statuto.
Il Movimento politico Rinnovamento e Partecipazione ha contribuito alla nuova stesura del testo presentando sedici emendamenti alla bozza di Statuto, precedentemente approvata dalla Giunta, e trasmessa alla società civile lo scorso anno. 
Gli emendamenti sono stati comunicati all’apposita Commissione incaricata della redazione del testo, la quale ha vagliato tutte le proposte presentate e le ha fatte proprie nel testo presentato al Consiglio.
Le nostre proposte vertevano, nella parte iniziale, sul ruolo e gli obiettivi del Comune, la nomina e la sfiducia del Presidente del Consiglio e i compiti dei Capi area.
Altri emendamenti si riferivano all’accesso agli atti amministrativi, ai principi per la determinazione delle tariffe sui servizi, Unioni di Comuni, gestione del patrimonio, servizio di tesoreria, iniziative popolari e forme di consultazione, difensore civico.
Tutti i nostri emendamenti sono stati approvati come presentati, salvo alcuni perché gli articoli cui si riferivano sono stati riscritti ex novo dalla Commissione in modo comunque da soddisfare le nostre intenzioni.
Ci preme esprimere alcune considerazioni riguardo l’iter seguito per arrivare all’approvazione del fondamentale atto dell’autonomia normativa del Comune.
Il lavoro per la nuova stesura dello Statuto forse poteva iniziare già lo scorso anno: ben altri sarebbero stati i risultati.
La Commissione nonostante i tempi ristretti, dovuti ai ritardi che hanno causato la messa in mora del Comune da parte dell’Assessorato Regionale degli Enti locali, ha rappresentato lo strumento più idoneo per favorire la partecipazione della società civile, che comunque avrebbe potuto dare un apporto quantitativamente e qualitativamente migliore in condizioni più adeguate.
La pubblicità data forse non è stata sufficiente, il coinvolgimento poteva essere maggiore come nelle intenzioni iniziali del Consiglio; le sedute della Commissione potevano essere pubbliche e partecipate.
Noi comunque abbiamo fatto di tutto per dare il nostro contributo, perché lo volevamo fortemente; il nostro lavoro è stato adeguato alla situazione contingente, anche se avremmo voluto presentare delle proposte più elaborate e complete.
Ci dispiace tuttavia che associazioni e cittadini abbiano perso questa occasione di democrazia partecipata.
Ci complimentiamo con la Commissione per il lavoro svolto e in particolare per la serietà, il clima sereno e lo spirito di collaborazione che è riuscita a trasmettere al Consiglio Comunale: i risultati forse potevano essere migliori ma siamo soddisfatti di ciò che è stato raggiunto, nella speranza che questo clima possa essere presente nelle prossime occasioni di lavoro e confronto.

lunedì 7 giugno 2004

Giugno 2004 – Situazione politica

Alla luce degli ultimi avvenimenti politici vogliamo esprimere alcune considerazioni.
L’appuntamento elettorale prossimo è stato la causa o l’occasione di numerosi sconvolgimenti e ripensamenti che forse hanno condizionato o condizioneranno anche la vita politica di Acquedolci.
A tutti è visibile come il vento stia cambiando; il segnale è evidente se si osserva quanti politici stiano indossando un’altra “casacca”, con un effetto a cascata cominciato ai livelli più alti.
Tutto ciò, forse, sarà più evidente, se non più rilevante, dopo i risultati elettorali.
Anche ad Acquedolci potrebbero esserci sorprese o conferme: tante sono le voci e già clamorosi passaggi di schieramenti sono stati compiuti.
Ricordiamo il periodo precedente le ultime elezioni comunali, quando era importante ribadire l’appartenenza allo schieramento dei governi nazionale, regionale e provinciale: pur presentando liste civiche, che oggi sembrano essere un salvagente a chi si sente abbandonato, in cattive acque o trasportato dalle correnti, sono state preparate passerelle per “sponsor” e declamati i propri legami.
Oggi che molte cose stanno cambiando nessuno è più certo di niente e sembra che per mantenere legami e rivalità bisogna invertire le “maglie”.
Plaudiamo a chi con coerenza e chiarezza ha manifestato il proprio passaggio mettendo la propria carica in discussione; riteniamo sia lecito poter cambiare idea specie se viene addotta adeguata motivazione e nel rispetto dei principi e dei valori in cui si crede e non per opportunismo politico.
Ci auguriamo che tutti questi assestamenti non inficino i lavori del Consiglio Comunale né siano causa di clamorosi rimpasti.
A tal proposito dobbiamo prendere atto della frattura creatasi nel gruppo di minoranza “Patto per Acquedolci” con la costituzione del nuovo gruppo “Democratici di centro”.
Il Movimento Rinnovamento e Partecipazione si chiede quali siano stati i motivi di tale lacerazione e come questo evento influirà nell’opposizione consiliare, spesso poco appariscente e incisiva.
Sarebbe auspicabile che i due nuovi gruppi facessero conoscere alla cittadinanza e in particolare ai loro numerosi elettori le ragioni e i loro nuovi indirizzi politici.
Dopo due anni di nuova amministrazione dobbiamo constatare che il gruppo di maggioranza “Rinnovamento e progresso” ha vissuto con poca partecipazione e propositività il suo mandato, eccetto rare eccezioni ed occasioni.
Vorremmo conoscere come i gruppi ritengono proseguire il loro lavoro, come i consiglieri interpretano il ruolo assegnato dagli elettori. Spesso notiamo che il Consiglio Comunale si limita ad ascoltare e avallare le scelte dell’amministrazione e dei tecnici in modo acritico e senza fare scelte e prendere decisioni coraggiose e innovative.
Siamo disponibili ad incontrare e confrontarci con quanti lo riterranno utile, costruttivo e vantaggioso: aspettiamo inviti.

Tutela ambientale

Fiumare e “Operazione fiumi”
     Dopo scempi e inciviltà per troppo tempo ignorati, dopo “passeggiate ecologiche” mal tollerate, sequestri tardivi e non risolutori, convenzioni piene di speranze ma con poche certezze, ecco che gli scout di Acquedolci hanno dato l’occasione a molti di constatare in che stato siano i nostri torrenti e, ai più volenterosi, di fare qualcosa, anche se simbolicamente, per la pulizia e la difesa del Furiano. Il Movimento Rinnovamento e Partecipazione ha accolto l’invito dell’AGESCI e in maniera massiccia ha partecipato alla giornata di sensibilizzazione del mese scorso. Con piacere abbiamo riscontrato la presenza di numerosi volontari e abbiamo apprezzato la collaborazione dell’Amministrazione (in particolare del vice sindaco): una giornata particolare che ci piacerebbe non rimanesse solo un bel ricordo e possa invece essere motivo di riflessione, analisi e sprone. Riteniamo sia inutile limitarsi a denunziare e alzare la voce, scandalizzarsi o arrabbiarsi, senza poi cercare di capire quale sia l’attuale situazione, perché vi si è arrivati e cosa oggi si dovrebbe o potrebbe fare.Solo qualche lustro fa l’immondizia di tutti i generi veniva ammassata e bruciata al torrente in modo legale e organizzato;  purtroppo molti non hanno capito come e perché le cose sono cambiate: “se fino a ieri ci dicevano di portarli qui, perché si arrabbiano se lo facciamo ora?!” I cambiamenti non hanno prodotto gli effetti programmati, perché è mancata l’informazione, il coinvolgimento, laresponsabilizzazione, la coscienzaNon è pensabile che oggi un intervento di qualsiasi genere e portata possa da solo risultare risolutore, un imponente intervento di bonifica (oggi indispensabile) ad esempio risolverebbe il problema solo per un periodo breve.“Non posso scaricare al Furiano? Scarico sulla spiaggia o nel primo vallone…” Allora cosa si può fare? Non crediamo di avere la soluzione definitiva, ma siamo certi di quello che vediamo (che non ci piace) e di quello che pensiamo: tante persone che lavorano e producono anche rifiuti, hanno bisogno di sapere cosa farne: non possono certo alzare il tappeto di casa loro! Occorre localizzare discariche autorizzate, comunali e no; tante cose si stanno progettando e ci auguriamo che possano contribuire alla risoluzione del problema: le autorità preposte non possono tergiversare.Si potrebbero coinvolgere i lavoratori interessati per cercare insieme una soluzione buona per tutti. Occorre informare, dare indicazioni precise, facili ed immediate per far sì che qualsiasi soluzione, definitiva o provvisoria che sia, sia condivisa ed efficace. Occorre sensibilizzare al problema con una vera, efficace ed organizzata raccolta differenziata, magari rilanciata attraverso il lancio di giochi a premi nelle scuole e nelle associazioni, così che educando i più piccoli si possa arrivare a tutte le famiglie, oppure differenziando i tributi in funzione del tipo di raccolta, promuovere la spesa intelligente per la riduzione della produzione di rifiuti: forse alcune strade non sono più percorribili. Contestualmente ai sequestri deve seguire al più presto labonifica dei torrenti, alla scoperta e denuncia dei trasgressori devono seguirepunizioni certe ed esemplari, al controllo e al monitoraggio costante e meticoloso deve seguire un’attenta progettazione e riqualificazione del territorio.Per i lavoratori, le imprese, le attività economiche in genere potrebbe essere utile unosportello che possa (tra l’altro) informare, formare ed aiutare nello smaltimento degli imballaggi e dei rifiuti industriali, i più ingombranti ed inquinanti. Tutti dobbiamo fare qualche sforzo in più e al più presto: cittadini ed autorità a tutti i livelli.
Noi siamo fiduciosi nel lavoro di chi, per competenza o interesse, è finora intervenuto sull’argomento e rimaniamo in attesa di novità; siamo disponibili a incontrare, proporre, discutere, per il futuro di Acquedolci, per il nostro territorio e i nostri fiumi; siamo però realisti e preoccupati, speriamo quindi che non si tratti di “fiumi di parole”.

mercoledì 2 giugno 2004

Nuovo Statuto Comunale

PROPOSTE DI EMENDAMENTI ALLA BOZZA DI STATUTO COMUNALE
Del Movimento Rinnovamento e Partecipazione
 Articolo 1 – Il Comune
Il comma 10 venga cassato.
 Articolo 6 – Il ruolo e gli obiettivi del Comune
Punto 1) Obiettivi politico – territoriali ed economici:
al comma 2 la parola “provvede” sia sostituita con l’espressione: “persegue i seguenti obiettivi”;
alla lettera e) le parole “ricerca e impiego di” siano sostituite con “favorisce l’introduzione e l’impiego di tecnologie che utilizzino”;
la lettera g) venga in toto sostituita dai punti:
 g) difesa e valorizzazione dei beni culturali ed ambientali ricadenti nel territorio comunale, anche avvalendosi di strumenti di collaborazione con soggetti pubblici e privati.”“ h) promozione del patrimonio archeologico, storico ed artistico del territorio comunale quale bene della comunità tutta e sensibilizzazione della stessa al fine di accrescere in ogni cittadino il rispetto dei luoghi e della loro storia, affinché questo patrimonio possa rappresentare una ricchezza comune per il presente e per il futuro.”
Punto 2) Obiettivi politico – sociali:
alla lettera a) venga sostituita la parola “consapevolezza” con “coscienza”;
alla lettera c) dopo le parole “la presenza di associazioni” vengano aggiunte le parole “mentalità e modalità mafiose”.
 Articolo 16 – Il Presidente
Alla fine del comma 1 dopo le parole “vice Presidente” e prima del punto vengano inserite le seguenti: “con le seguenti modalità: i due terzi dei Consiglieri in prima istanza e con la maggioranza assoluta dei componenti del Consiglio successivamente.”.
A conclusione sia inserita la frase seguente:
“Il Presidente può essere sfiduciato, e per questo decadere, se il Consiglio vota la sfiducia, a scrutinio segreto, con i due terzi dei consiglieri.” Articolo 31 –Funzionamento della Giunta
All’ultimo comma sia specificato “il Presidente della stessa”.
 Articolo 49 – I Capi area
Al comma 3 al punto 4 dopo le parole “verificare i risultati della gestione e la qualità dei servizi” va aggiunta la frase: “gli obiettivi programmatici a medio e lungo termine, concordati con l’amministrazione, e le linee direttive da essa impartite”.
Articolo 52 – Comunicazione e partecipazione al procedimento
Al comma 1 dopo la parola “pregiudizio” vanno aggiunte la parole “anche indiretto” (art. 7 legge 241/90);
al comma 2 dopo le parole “all’albo pretorio” la congiunzione “o” sia sostituita con “e”;
al comma 3 vada soppressa la parola “giuridicamente”.
 Articolo 53 – Conclusione del procedimento
All’ultimo comma le parole “reso disponibile” siano sostituite con le parole:“allegato all’atto notificato, qualora non sia già in possesso dell’interessato o comunque portato alla sua conoscenza precedentemente.”(motivazione per relationem)
Venga in seguito aggiunta la frase: “Ogni provvedimento deve indicare il termine e il responsabile del procedimento stabiliti ai sensi del regolamento Comunale e l’autorità cui è possibile ricorrere”. (art. 3 legge 241/90)
Articolo 56 – Tariffe dei servizi resi dal comune
Alla fine del terzo comma, dopo le parole “ogni anno” e prima del punto siano inserite le seguenti parole: “tenendo conto sia della fruizione effettiva dei servizi da parte delle diverse tipologie di utenti che della loro reale capacità contributiva, anche prevedendo la distinzione delle tariffe per fasce di utenza.”. 
Articolo 62 – Convenzioni, Consorzi “e Unioni”
Alla fine del comma 1 vengano aggiunte le parole seguenti: “La continuità territoriale è una condizione imprescindibile affinché il comune prenda parte a Consorzi e Unioni di Comuni.”  
Articolo 68 – La gestione del patrimonio
Alla fine dell’ultimo comma dopo le parole “del singolo bene” e prima del punto siano aggiunte le seguenti: “in termini di beneficio economico, tutela ambientale e della salute pubblica, di crescita culturale e salvaguardia della memoria storica anche per le future generazioni e in relazione all’ambito nel quale il bene è inserito”.
 Articolo 69 – Il servizio di tesoreria
Al comma 5 le parole “provvede di norma” siano sostituite con: “può provvedere anche”.
 Articolo 77 – Proposte ed iniziative popolari
Alla fine del comma 2 siano cancellate le parole: “e del suo finanziamento”.
 Articolo 78 – Diritto di accesso e di informazione
Al comma 5 siano cancellate le parole seguenti: “salve le vigenti disposizioni in materia di bollo, nonché alla corresponsione dei diritti di ricerca” (DPR 300 del 1992)
Articolo 80 – Forme di consultazione
L’oggetto dell’articolo è incomprensibile proponiamo quindi di rielaborarlo in maniera chiara.
 Articolo 84 – Nomina del difensore civico
Al comma 1 vengano cancellate le parole “che abbiano compiuto il 40° anno di età”;
al comma 5 vengano sostituite le parole “della maggioranza assoluta” con “dei due terzi”.
 Articolo 85 – Incompatibilità e decadenza
Alla lettera f) vengano aggiunte all’inizio le parole “i coniugi, i conviventi” e dopo le parole “di amministratori del comune” vengano aggiunte le parole “di consiglieri e dirigenti comunali”.
L’ultimo comma venga così riscritto: “La revoca è pronunciata dal Consiglio o per votazione a scrutinio segreto con i due terzi del Consiglio, su proposta di tre Consiglieri comunali, o per petizione popolare e raccolta di firme del 15% degli iscritti alle liste elettorali”.