giovedì 2 maggio 2002

COMUNICATO DEL MOVIMENTO MReP

UNA SCELTA PONDERATA
La volontà di cambiamento, il rifiuto di un tipo di política che si adagia sulla poltrona ottenuta, sono stati, insieme con l’entusiasmo e la fede per una Politica del servizio e del privilegio del bene collettivo, le spinte che hanno fatto nascere, crescere e sognare il Movimento “Rinnovamento & Partecipazione”.
Bisognava, prima di tutto, stimolare nella popolazione di Acquedolci, e in ogni fascia d’età, la voglia di interessarsi alla política e di parlarne,per non far ritenere solo di alcuni il diritto-dovere di amministrare.
Uscire dagli “schemi” o dal “sistema” della vecchia política (e non la ricerca di “un posto al sole”)è stato il punto di partenza che ha fatto sperare il Movimento nella creazione di una nuova lista; il traguardo del resto, come già detto sopra, non era il títolo di “consigliere” né quello di “assessore”. Questo è stato il nostro pregio, ma anche il nostro límite, in una comunità che crítica quegli schemi, ma in fondo vi è affezionata. La difficoltà di formare una “terza” lista, per il coraggio di pochi e la diffidenza di molti, sembrava doverci far constatare che tertium non datur.
Pur di essere incisivi e avere voce in capítolo, per un àttimo si è pensato di rispondere all’invito delle parti in contesa e di confrontarci con esse per capire le loro ragioni e difendere le nostre, nel tentativo che dal confronto delle idee potesse scaturire la possibilità di percorrere insieme il cammino verso il consenso elettorale. Per motivi di volta in volta differenti, nessuna proposta e nessun gruppo ci ha convinto. Ora il pregiudizio ironico, ora delle incomprensioni, ora le eterogeneità delle presenze, ora la tardività di certi avvicinamenti, hanno nociuto sulla scelta finale del Movimento. Esso non è però amareggiato per come sono andate le cose; ha mantenuto fede al punto di partenza: rompere col “sistema”; e ha avvicinato diverse persone alla cosa púbblica.
Il Movimento non ha per questo perso l’intento primario del servizio alla comunità e di supervisore dei fatti politici. Esiste, lavorerà, farà sentire la sua voce ed è disposto ad appoggiare qualsiasi felice iniziativa che la futura amministrazione intendesse intraprendere per il bene del paese. Allo stesso modo è pronto a criticare pubblicamente, qualora ce ne fosse bisogno, iniziative pericolose e con fini non proprio trasparenti. Non crede nella política delle promesse, del pettegolezzo e delle poltrone, ma in una política pulita, e àugura al paese che vinca il migliore e che gli Acquedolciani ne siano orgogliosi.
Spera che la compagna elettorale sia all’insegna dell’onestà cívica, della chiarezza propositiva e della crítica (eventuale) alle scelte e non alle persone.
L’attacco personale, infatti, porta fuori del seminato.
Il Movimento si riserva di non sostenere alcuno dei due contendenti, esprimendo la propria preferenza in maniera personale.
Ai maldicenti e a quanti scherniscono il suo comportamento, risponde con le parole di Seneca: A nessuno, se non a chi è disposto ad ascoltare, bisogna parlare. (Epist. 29, 1 )
Rinnovamento & Partecipazione
Acquedolci, 2 Maggio 2002