giovedì 24 luglio 2003

Soppressione Caserma Carabinieri – Risposta Prefettura

Movimento Rinnovamento e Partecipazionemo.rinnovaepartecipa@katamail.com
Acquedolci 24 luglio 2003
Cittadini di Acquedolci,
ieri, 23 luglio 2003, al nostro Movimento è pervenuta una lettera raccomandata dalla Prefettura di Messina, inerente la soppressione della Stazione dei Carabinieri, la prima risposta ufficiale ricevuta dalle Autorità alle quali abbiamo inviato, lo scorso 7 luglio, le lettere che sono state precedentemente pubblicate sull’Osservatorio Acquedolci.
Il contenuto della lettera,datata 16.07.2003 e firmata da Sua Eccellenza il Prefetto Scammacca, viene si seguito integralmente riportato:
"Con riferimento alla nota datata 7 luglio u.s. di codesto Movimento che, facendosi interprete dell’aspettativa dei cittadini di Acquedolci, ha manifestato l’esigenza di un ritorno in loco della Caserma dei Carabinieri, si informa che il ripiegamento del presidio C.C. in altro Comune è stato disposto a seguito della accertata inagibilità dell’immobile occupato.
In proposito, si riferisce, altresì, che non essendo pervenute altre proposte locative, quest’Ufficio ha preso atto della disponibilità del Sindaco di Acquedolci in merito alla realizzazione di un nuovo stabile destinato a soddisfare le esigenze dell’Arma che sarà valutata non appena saranno trasmessi gli elaborati progettuali."

mercoledì 23 luglio 2003

Soppressione Stazione Carabinieri – consegna firme

Acquedolci 23 luglio 2003
Come anticipato da alcuni organi di stampa, oggi 23 luglio 2003, sono state consegnate al Comandante della Stazione Carabinieri di Acquedolci, Maresciallo Calogero P. Pistone, le firme raccolte per il ritorno stabile dei Carabinieri ad Acquedolci.
Di seguito viene allegata la lettera che ha accompagnato la consegna delle firme. (omossiss)
Movimento Rinnovamento e Partecipazionemo.rinnovaepartecipa@katamail.com
AL COMANDANTE DELLA STAZIONE DEI CARABINIERI DI ACQUEDOLCI 
Oggetto: Soppressione della Stazione dei Carabinieri di Acquedolci; consegna firme petizione popolare.

Con la presente, a nome dei cittadini di Acquedolci, Le consegniamo n. 67 fogli numerati (in originale) relativi alla petizione popolare di cui in epigrafe, per un totale di n. 1720 firme.
Le alleghiamo, inoltre, le lettere che sono state inviate in data 07 luglio u.s. ai seguenti indirizzi:
- Al Presidente della Repubblica Italiana;- Al Ministro degli Interni;- Al Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri;- Al Prefetto di Messina;- Al Procuratore della Repubblica di Patti;- Al Sindaco di Acquedolci.
Auspichiamo che gli sforzi fin qui compiuti possano servire a favorire l’immediato ritorno della Stazione ad Acquedolci e che, quindi, non si rendano più necessarie ulteriori manifestazioni di dissenso e protesta.Cordialmente.
Acquedolci, lì 23 luglio 2003
          
Il Coordinatore
_________________________________________
—– Original Message —–To: Undisclosed-Recipient:;
Sent: Wednesday, July 09, 2003Subject: A proposito della chiusura della Caserma ad Acquedolci
Porto a conoscenza degli amici dell’Osservatorio, quanto “Ufficio Relazioni Pubblico – Internet” dell’Arma dei Carabinieri ha comunicato ad alcuni cittadini di Acquedolci in riferimento alla chiusura della Stazione dei carabinieri.
Salvatore Gerbino
Messaggio originale
Da ————  Inviato: giovedì 3 luglio 2003 22.14
A: 
CG – Ufficio Relazioni Pubblico – Internet
Oggetto: 
Chiusura Caserma ad Acquedolci
 Mittente: ==========Indirizzo IP: ========data e ora: 2003-07-03
Vorremmo sapere i motivi per cui la caserma dei Carabinieri del nostro paese: Acquedolci (ME) con ben 5375 abitanti, è stata definitivamente chiusa dal 21 dicembre 2002.Ad oggi nonostante gli appelli delle Associazioni cittadine e l’interessamento presso i vari enti preposti, non si sono avute risposte. Stiamo inoltrando le firme di una petizione popolare al Signor Presidente della Repubblica. Speriamo di sortire qualcosa!Tutto ciò per esternare all’Arma il nostro disappunto per l’accaduto.Restiamo in attesa di riscontro.
CITTADINI DI ACQUEDOLCI —– Original Message —–To: Sent: Friday, July 04, 2003Subject: R: Chiusura Caserma ad Acquedolci 
Gentile Utente,
l’immobile adibito a locale Stazione CC è stato lasciato a causa della risoluzione del contratto di locazione da parte della proprietà (privato) che non ha voluto procedere ad indifferibili lavori di straordinaria manutenzione.
La Stazione CC è stata ripiegata sullo stabile della Compagnia di S. Agata di Militello distante solo 4 Km., mentre il controllo del territorio è assicurato da servizi per h.24  integrati dalla Stazione mobile.
Per quanto attiene al nuovo stabile, è già stata attivata la procedura per la costruzione da parte dell’Amministrazione Comunale (la pratica è stata avviata  in deroga ai vigenti parametri che non consentirebbero la costruzione di nuovi stabili per insufficienza di risorse finanziarie da parte da parte del Ministero dell’Interno).
Cordialmente
Ufficio Relazioni con il Pubblico dell’Arma dei Carabinieri
Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri
Viale Romania, 45 – 00197 ROMA
Tel. 06.8098.2935

martedì 8 luglio 2003

Lettera alle Autorità - Caserma Carabinieri

Al MINISTRO DEGLI INTERNI

Al COMANDO GENERALE dei CARABINIERI

Al PROCURATORE DELLA REPUBBLICA

Al SINDACO del COMUNE di ACQUEDOLCI


OGGETTO: “SOPPRESSIONE DELLA STAZIONE DEI CARABINIERI DI ACQUEDOLCI; PETIZIONE POPOLARE”


Acquedolci, 8 luglio 2003

Ormai da sei mesi Acquedolci, cittadina di circa 5300 abitanti sulla costa tirrenica della Provincia di Messina, non ha una Caserma dei Carabinieri. Inspiegabilmente il venti dicembre 2002, senza alcun preavviso, la Stazione dei Carabinieri ha traslocato provvisoriamente nella vicina Sant’Agata Militello poiché i locali che la ospitavano da trenta anni improvvisamente non sono stati più ritenuti idonei allo scopo. Sappiamo, purtroppo, che in Italia “provvisorio” è un periodo di tempo imprecisato e indeterminato tendente all’infinito, e il non aver ricevuto alcuna spiegazione lecita e dovuta da parte delle autorità preposte non ci lascia per niente tranquilli.
Acquedolci è un comune di recente formazione, senza particolari ed evidenti esigenze; un paese come tanti altri, con una popolazione residente di 5000 abitanti, come pochi in tutta la zona dei Nebrodi, che raddoppia nei mesi estivi e che contrariamente a tutti gli altri paesi, anche i più piccoli, non ha un indispensabile punto di riferimento, di sicurezza e garanzia dei suoi cittadini: i Carabinieri nei paesi sono sempre stati un segnale tangibile della presenza dello Stato e il collegamento più umano e diretto con le istituzioni.
 Da dicembre i militi della ormai quarta Forza Armata lavorano ad Acquedolci in trasferta, garantendo certo una presenza minima con sforzi lodevoli, ma una vigilanza non continuata: finiti i turni di servizio e rientrati negli uffici il paese è senza tutela e controllo continuo.
L’undici febbraio ultimo scorso le associazioni locali, riunitesi in assemblea, avevano interpellato il Comando Generale dei Carabinieri e il Prefetto di Messina per avere spiegazioni e chiedere il ritorno immediato e definitivo della Stazione ad Acquedolci. Allegato alla presente troverà il testo della citata lettera.
Trascorsi infruttuosamente ben cinque mesi nell’attesa di risposte o riscontri e vista la mancanza di risultati concreti e visibili da parte di chi ha competenza in ambito sia locale che Provinciale, i cittadini di Acquedolci, su iniziativa di alcune associazioni, hanno deciso di intraprendere autonomamente una campagna di sensibilizzazione che parte dalla petizione in oggetto.
Ad oggi sono state raccolte oltre 1700 firme. Non ci rassegniamo alla perdita di questa importante istituzione: non possiamo credere che contemporaneamente alla nascita di una figura come quella del carabiniere e del poliziotto di quartiere non si trovino le risorse necessarie per assicurare a un intero paese una piccola e decorosa Caserma; non è neanche concepibile che sia il Comune stesso, da solo, a dover provvedere e risolvere la questione. Le scriviamo perché, certi di un Suo interessamento, saprà intervenire con determinazione per interagire e collaborare con chi di dovere per la soluzione del problema. Confidiamo nella Sua sensibilità e senso del dovere per ottenere risposte, tempi e certezze per riavere al più presto la nostra Caserma. Cordialmente, i cittadini di Acquedolci.
Mittente:MOVIMENTO RINNOVAMENTO E PARTECIPAZIONE
mo.rinnovaepartecipa@katamail.it

presso dottor Fontana Giovanni

Comunicato alla cittadinanza: PETIZIONE Caserma Carabinieri

“SOPPRESSIONE DELLA STAZIONE DEI CARABINIERI DI ACQUEDOLCI” – PETIZIONE POPOLARE

Acquedolci, 8 luglio 2003


Sono trascorsi 200 giorni dalla soppressione della Caserma dei Carabinieri di Acquedolci.
I cittadini hanno aderito in massa all’invito di sottoscrivere la petizione popolare promossa da alcune associazioni con l’intento di chiedere il ritorno stabile dei Carabinieri nel nostro paese nel più breve tempo possibile. Ad oggi sono state raccolte oltre 1700 firme, a conferma che la popolazione sente l’importanza del problema. Dell’iniziativa intrapresa sono state informate la stampa e le seguenti autorità:

Presidente della Repubblica

Ministro degli Interni
Comando Generale dei Carabinieri
Prefetto di Messina
Procuratore della Repubblica di Patti
Sindaco di Acquedolci
Le firme verranno consegnate direttamente alla nostraCaserma trasferita “momentaneamente” a Sant’Agata di Militello. Nella speranza che al più presto la questione “Caserma” possa trovare una felice soluzione, le associazioni promotrici ringraziano i cittadini e si impegnano a tenerli costantemente informati sulle future iniziative e sviluppi. Fermi nei propri propositi fino a positivo risultato.
MOVIMENTO RINNOVAMENTO E PARTECIPAZIONE

Al Presidente della Repubblica - Caserma Carabinieri

Al PRESIDENTE della REPUBBLICA ITALIANA
OGGETTO: “SOPPRESSIONE DELLA STAZIONE DEI CARABINIERI DI ACQUEDOLCI; PETIZIONE POPOLARE”
Signor Presidente,
ormai da sei mesi Acquedolci, cittadina di circa 5300 abitanti sulla costa tirrenica della Provincia di Messina, non ha una Caserma dei Carabinieri.
Inspiegabilmente il venti dicembre 2002, senza alcun preavviso, la Stazione dei Carabinieri ha traslocato provvisoriamente nella vicina Sant’Agata Militello poiché i locali che la ospitavano da trenta anni improvvisamente non sono stati più ritenuti idonei allo scopo.
Sappiamo, purtroppo, che in Italia “provvisorio” è un periodo di tempo imprecisato e indeterminato tendente all’infinito, e il non aver ricevuto alcuna spiegazione lecita e dovuta da parte delle autorità preposte non ci lascia per niente tranquilli.
Acquedolci è un comune di recente formazione, senza particolari ed evidenti esigenze; un paese come tanti altri, con una popolazione residente di 5000 abitanti, come pochi in tutta la zona dei Nebrodi, che raddoppia nei mesi estivi e che contrariamente a tutti gli altri paesi, anche i più piccoli, non ha un indispensabile punto di riferimento, di sicurezza e garanzia dei suoi cittadini: i Carabinieri nei paesi sono sempre stati un segnale tangibile della presenza dello Stato e il collegamento più umano e diretto con le istituzioni.
Da dicembre i militi della ormai quarta Forza Armata lavorano ad Acquedolci in trasferta, garantendo certo una presenza minima con sforzi lodevoli, ma una vigilanza non continuata: finiti i turni di servizio e rientrati negli uffici il paese è senza tutela e controllo continuo.
L’undici febbraio ultimo scorso le associazioni locali, riunitesi in assemblea, avevano interpellato il Comando Generale dei Carabinieri e il Prefetto di Messina per avere spiegazioni e chiedere il ritorno immediato e definitivo della Stazione ad Acquedolci. Allegato alla presente troverà il testo della citata lettera.
Trascorsi infruttuosamente ben cinque mesi nell’attesa di risposte o riscontri e vista la mancanza di risultati concreti e visibili da parte di chi ha competenza in ambito sia locale che Provinciale, i cittadini di Acquedolci, su iniziativa di alcune associazioni, hanno deciso di intraprendere autonomamente una campagna di sensibilizzazione che parte dalla petizione in oggetto.
Ad oggi sono state raccolte oltre 1700 firme.
Non ci rassegniamo alla perdita di questa importante istituzione: non possiamo credere che contemporaneamente alla nascita di una figura come quella del carabiniere e del poliziotto di quartiere non si trovino le risorse necessarie per assicurare a un intero paese una piccola e decorosa Caserma; non è neanche concepibile che sia il Comune stesso a dover provvedere e risolvere la questione.
Le scriviamo perché, certi di un Suo interessamento, saprà intervenire con determinazione per stimolare quanti possono interagire per la soluzione del problema.
Confidiamo nella Sua autorità per ottenere risposte, tempi e certezze per riavere al più presto la nostra Caserma.
Cordialmente, i cittadini di Acquedolci.
MOVIMENTO RINNOVAMENTO E PARTECIPAZIONE
presso dottor Fontana Giovanni

giovedì 3 luglio 2003

La sede della Caserma dei Carabinieri di Acquedolci

Trovato forse l’immobile giusto
Mentre continua senza soste la raccolta di firme per consentire il ritorno della caserma dei carabinieri ad Acquedolci, il Comune nell’intento di accelerare i tempi, avrebbe «offerto» all’Arma i locali dell’ex ufficio di collocamento di via Circonvallazione, chiusi da alcuni anni poiché il personale impiegato è stato trasferito in blocco presso la nuova struttura di S. Agata Militello.
Il nuovo immobile sarebbe stato già visionato dalle forze dell’ordine, che chiaramente, avendolo trovato di dimensioni ridotte, pare che avrebbero mosso delle riserve e chiesto, a quanto sembra, un suo eventuale ampliamento, cosa che naturalmente farà perdere altro prezioso tempo, ma che, essendo di proprietà comunale (insieme al terreno circostante) non comporterà al Comune quelle spese enormi che si erano preventivate in vista dell’acquisto di un immobile, che era stato ricercato, tramite un bando pubblico. Questa dell’ufficio di collocamento di trasformare in caserma, sarebbe, a parere di molti, una valida alternativa per accelerare i tempi e chiudere definitivamente una partita che sta a cuore a tutta la popolazione. Si era vociferato anche che il Comune, nell’intento di riportare la caserma in paese, avrebbe anche dato la disponibilità dei centralissimi locali che attualmente ospitano l’ufficio tecnico. Questa operazione avrebbe però comportato il trasferimento di impiegati e strutture tecniche nella biblioteca comunale.
Attualmente, come detto, le associazioni acquedolcesi, su iniziativa del «Movimento rinnovamento e partecipazione», sono attivamente mobilitate per la raccolta delle firme (che hanno raggiunto il consistente numero di oltre mille), per sensibilizzare le autorità sulla necessità di riportare il presidio militare fisso nel paese, per permettere anche una più celere e facile comunicazione e avere un punto di riferimento stabile.
La campagna di raccolta firme è stata portata avanti da molti attivisti delle associazioni acquedolcesi, sotto lo striscione «Una firma per una caserma».
Il gruppo di associazioni aveva già scritto a diverse autorità locali e nazionali per chiedere un veloce ritorno della stazione carabinieri, che a causa della carenza strutturale dei locali dove era ubicata, è stata trasferita d’ufficio a S. Agata Militello a dicembre dello scorso anno.
Nino Manera(Gazzetta del Sud di giovedì 3 luglio 2003)