martedì 8 luglio 2003

Lettera alle Autorità - Caserma Carabinieri

Al MINISTRO DEGLI INTERNI

Al COMANDO GENERALE dei CARABINIERI

Al PROCURATORE DELLA REPUBBLICA

Al SINDACO del COMUNE di ACQUEDOLCI


OGGETTO: “SOPPRESSIONE DELLA STAZIONE DEI CARABINIERI DI ACQUEDOLCI; PETIZIONE POPOLARE”


Acquedolci, 8 luglio 2003

Ormai da sei mesi Acquedolci, cittadina di circa 5300 abitanti sulla costa tirrenica della Provincia di Messina, non ha una Caserma dei Carabinieri. Inspiegabilmente il venti dicembre 2002, senza alcun preavviso, la Stazione dei Carabinieri ha traslocato provvisoriamente nella vicina Sant’Agata Militello poiché i locali che la ospitavano da trenta anni improvvisamente non sono stati più ritenuti idonei allo scopo. Sappiamo, purtroppo, che in Italia “provvisorio” è un periodo di tempo imprecisato e indeterminato tendente all’infinito, e il non aver ricevuto alcuna spiegazione lecita e dovuta da parte delle autorità preposte non ci lascia per niente tranquilli.
Acquedolci è un comune di recente formazione, senza particolari ed evidenti esigenze; un paese come tanti altri, con una popolazione residente di 5000 abitanti, come pochi in tutta la zona dei Nebrodi, che raddoppia nei mesi estivi e che contrariamente a tutti gli altri paesi, anche i più piccoli, non ha un indispensabile punto di riferimento, di sicurezza e garanzia dei suoi cittadini: i Carabinieri nei paesi sono sempre stati un segnale tangibile della presenza dello Stato e il collegamento più umano e diretto con le istituzioni.
 Da dicembre i militi della ormai quarta Forza Armata lavorano ad Acquedolci in trasferta, garantendo certo una presenza minima con sforzi lodevoli, ma una vigilanza non continuata: finiti i turni di servizio e rientrati negli uffici il paese è senza tutela e controllo continuo.
L’undici febbraio ultimo scorso le associazioni locali, riunitesi in assemblea, avevano interpellato il Comando Generale dei Carabinieri e il Prefetto di Messina per avere spiegazioni e chiedere il ritorno immediato e definitivo della Stazione ad Acquedolci. Allegato alla presente troverà il testo della citata lettera.
Trascorsi infruttuosamente ben cinque mesi nell’attesa di risposte o riscontri e vista la mancanza di risultati concreti e visibili da parte di chi ha competenza in ambito sia locale che Provinciale, i cittadini di Acquedolci, su iniziativa di alcune associazioni, hanno deciso di intraprendere autonomamente una campagna di sensibilizzazione che parte dalla petizione in oggetto.
Ad oggi sono state raccolte oltre 1700 firme. Non ci rassegniamo alla perdita di questa importante istituzione: non possiamo credere che contemporaneamente alla nascita di una figura come quella del carabiniere e del poliziotto di quartiere non si trovino le risorse necessarie per assicurare a un intero paese una piccola e decorosa Caserma; non è neanche concepibile che sia il Comune stesso, da solo, a dover provvedere e risolvere la questione. Le scriviamo perché, certi di un Suo interessamento, saprà intervenire con determinazione per interagire e collaborare con chi di dovere per la soluzione del problema. Confidiamo nella Sua sensibilità e senso del dovere per ottenere risposte, tempi e certezze per riavere al più presto la nostra Caserma. Cordialmente, i cittadini di Acquedolci.
Mittente:MOVIMENTO RINNOVAMENTO E PARTECIPAZIONE
mo.rinnovaepartecipa@katamail.it

presso dottor Fontana Giovanni