giovedì 3 luglio 2003

La sede della Caserma dei Carabinieri di Acquedolci

Trovato forse l’immobile giusto
Mentre continua senza soste la raccolta di firme per consentire il ritorno della caserma dei carabinieri ad Acquedolci, il Comune nell’intento di accelerare i tempi, avrebbe «offerto» all’Arma i locali dell’ex ufficio di collocamento di via Circonvallazione, chiusi da alcuni anni poiché il personale impiegato è stato trasferito in blocco presso la nuova struttura di S. Agata Militello.
Il nuovo immobile sarebbe stato già visionato dalle forze dell’ordine, che chiaramente, avendolo trovato di dimensioni ridotte, pare che avrebbero mosso delle riserve e chiesto, a quanto sembra, un suo eventuale ampliamento, cosa che naturalmente farà perdere altro prezioso tempo, ma che, essendo di proprietà comunale (insieme al terreno circostante) non comporterà al Comune quelle spese enormi che si erano preventivate in vista dell’acquisto di un immobile, che era stato ricercato, tramite un bando pubblico. Questa dell’ufficio di collocamento di trasformare in caserma, sarebbe, a parere di molti, una valida alternativa per accelerare i tempi e chiudere definitivamente una partita che sta a cuore a tutta la popolazione. Si era vociferato anche che il Comune, nell’intento di riportare la caserma in paese, avrebbe anche dato la disponibilità dei centralissimi locali che attualmente ospitano l’ufficio tecnico. Questa operazione avrebbe però comportato il trasferimento di impiegati e strutture tecniche nella biblioteca comunale.
Attualmente, come detto, le associazioni acquedolcesi, su iniziativa del «Movimento rinnovamento e partecipazione», sono attivamente mobilitate per la raccolta delle firme (che hanno raggiunto il consistente numero di oltre mille), per sensibilizzare le autorità sulla necessità di riportare il presidio militare fisso nel paese, per permettere anche una più celere e facile comunicazione e avere un punto di riferimento stabile.
La campagna di raccolta firme è stata portata avanti da molti attivisti delle associazioni acquedolcesi, sotto lo striscione «Una firma per una caserma».
Il gruppo di associazioni aveva già scritto a diverse autorità locali e nazionali per chiedere un veloce ritorno della stazione carabinieri, che a causa della carenza strutturale dei locali dove era ubicata, è stata trasferita d’ufficio a S. Agata Militello a dicembre dello scorso anno.
Nino Manera(Gazzetta del Sud di giovedì 3 luglio 2003)