giovedì 7 gennaio 2010

CARISSIMI (nel vero senso della parola) MORANESI!


Rispondiamo agli attacchi in risposta del precedente articolo (ci eravamo preoccupati, ci sembrava che si fossero dimenticati di noi!) diretti al nostro Movimento attraverso la bacheca del gruppo Rinnovamento e Progresso.

- Si afferma che noi abbiamo copiato maldestramente un documento, un disciplinare di incarico; ma quanta confusione che devono avere nelle loro teste!
Il documento, come loro stessi asseriscono, è stilato DAL PROFESSIONISTA e solo adattato dagli uffici. La stessa copia del documento da loro affisso in bacheca è quella predisposta dal professionista (il disciplinare tipo si può trovare nel sito internet dell’ordine dei geologi di Sicilia: www.geologidisicilia.it) e reca solo la sua firma e il suo timbro, con l’annotazione U.T.C. per indicare che è la copia di quella protocollata all’Ufficio.
Sappiamo bene qual è la differenza tra indirizzo politico, di competenza dell’Amministrazione, e atti gestionali, di competenza degli uffici; tali documenti, come quello in questione, sono chiaramente redatti in maniera standard perché atti formali che devono attenersi a determinati parametri previsti dalla legge; nel caso specifico l’atto è redatto su un fac-simile adottato dall’Ordine dei Geologi!
Peraltro la svista veniale evidenziata non ha certo provocato la nullità dell’atto, né compromesso l’onore di Acquedolci.Il documento citato è un atto amministrativo e contrattualenon politico come la sfiducia: paragonandoli si afferma che la goccia e il mare sono entrambi acqua, ottima deduzione, ma nella goccia non si affoga.La confusione ingenerata dagli scriventi e dai loro seguaci è dovuta al fatto che quando erano loro amministratori erano forse molto più impegnati a redigere i documenti di competenza dei dirigenti, ai quali lasciavano solo la firma, che svolgere il loro compito di programmazione e indirizzo. Ricordiamo che l’unico finanziamento riguardante le spiagge che non è giunto ad Acquedolci è saltato per colpa di una firma quando amministratore era uno dei firmatari del documento: l’interessato continua a fare confusione!
-          Sarà per spirito isolano, ma ci attira di più il connubio Acquedolci – S. Marina Salina che Acquedolci – Morano Calabro: meglio eoliani che moranesi.
-          Che fossero uniti, come loro evidenziano, non avevamo dubbi; era chiaro già ad aprile, anche quando affermavano di non essere un unico gruppo in Consiglio dopo essersi scambiati effusioni sul palco dei comizi, quando spargevano veleno accusandoci di mali inesistenti, sapendo di dire il falso; questo conferma le loro intenzioni sin dal primo momento.
-          Continuano ad affermare che siamo noi invece a seminare odio e recare danno ai cittadini onesti e liberi: non sappiamo cosa vogliano dire, non abbiamo nemici (a meno che loro non si reputino tali, noi li riteniamo solo avversari politici) e il nostro unico interesse è il bene di Acquedolci e di tutti i suoi abitanti, al contrario di loro e dei loro amici che hanno interessi personali e  speculativi che li spingono a far di tutto per restaurare un sistema di potere che per anni ha controllato tutto e tutti e che l’Amministrazione Gallo ha cercato in tutti i modi di contrastare; per rendersene conto basta confrontare i loro atti amministrativi con i nostri: lo faremo pubblicamente.
-          I rappresentanti delle forze politiche a loro dire “aggrediti” (entrambi sottoscrittori del documento) si presentano come uomini di pace, ma non sono né addetti dell’ONU né della Croce Rossa: sembrano nati per la zuffa e la provocazione (è di dominio pubblico), spesso non usano rispetto né per le persone né per le idee altrui, altro che confronto; le risposte o gli allontanamenti, non certo le aggressioni (fino ad oggi mai avvenute), sono il risultato del loro modo di fare, vuol dire che il limite di sopportazione lo hanno abbondantemente superato. Ci rincresce che al giornalista sia stato riservato lo stesso trattamento, forse avrà sbagliato a dare voce alle loro falsità senza appurare i fatti… ricordiamo però che, con la precedente amministrazione, gli stessi che ora difendono la “libertà di stampa” riservavano comizi feroci e gratuiti ad altri giornalisti in ogni occasione, comprese le sedute del Consiglio Comunale, senza diritto di replica e senza solidarietà, ricorrendo persino alle denunce!
Finalmente i nostri attenti detrattori concludono con un’affermazione:Avremmo dovuto dire che gli amministratori non leggono quello che votano??? Noi non l’abbiamo fatto !!!Non avevamo alcun dubbio!!!
Per la cronaca: a Morano, dopo la sfiducia, si sono tenute le elezioni e dei sette consiglieri firmatari della mozione solo due sono stati rieletti… all’opposizione!!
Cordialmente.