venerdì 25 novembre 2005

Bollette ATO

BOLLETTE IN ARRIVO
Con l’anno nuovo arriveranno le tanto temute e misteriose bollette per i rifiuti dell’ATO, e come promesso in estate, in un nostro documento-volantino sull’argomento, cerchiamo di fare il punto della situazione e qualche considerazione sullo stato attuale. La vicenda ha svariati risvolti e va analizzata sotto diversi aspetti, da quello ambientale a quello sociale, da quello politico a quello economico; procediamo per punti.Tutti abbiamo a cuore le sorti del nostro pianeta e quindi del nostro territorio, come tutti teniamo alla salute nostra, dei nostri cari e delle future generazioni, per cui la necessità di intervenire sulla gestione e lo smaltimento dei rifiuti (sempre più numerosi, ingombranti e pericolosi) non è in discussione.La necessità di ottimizzare la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, diminuendo l’impatto e il numero delle discariche da un lato, l’esigenza di contenere i costi sempre maggiori e la nuova sensibilità alla differenziazione dei rifiuti stessi dall’altro, hanno portato all’introduzione di diverse misure allo scopo di fronteggiare tali esigenze. Naturalmente all’inizio, tutti i cambiamenti e in particolare quelli di portata più rilevante, comportano degli adeguamenti non sempre apprezzati alle abitudini di vita quotidiana dei cittadini, ai quali è richiesto qualche sacrificio. Probabilmente, sin ora è mancata un’opera di sensibilizzazione capace di creare una coscienza più matura e attenta ai problemi ambientali connessi allo smaltimento dei rifiuti.Viene da credere che le amministrazioni abbiano attenzionato esclusivamente aspetti di natura tecnico-finanziaria, sottovalutando l’esigenza di realizzare un’opera capillare di informazione. Ancora oggi occorre segnalare la carenza di cooperazione e di unità di intenti tra i sindaci delle amministrazioni interessate all’ATO ME1 ed, altresì, delle difficoltà di interazione con i vari soggetti istituzionali presenti sul territorio (incontri disertati, mancanza di proposte e richieste adeguate, assenza di confronti costruttivi). Se è vero che spesse volte gli Amministratori hanno dovuto adeguarsi/piegarsi a scelte calate dall’alto, è altrettanto certo che in taluni casi si è preferito temporeggiare passivamente, senza assumere posizioni unanimi, in altri ci si è limitati a contrastare scelte specifiche e settoriali (localizzazione di impianti) senza, per contro assumere orientamenti unitari che meglio avrebbero condizionato iter decisionali maturati altrove. L’idea di istituire un sistema sovracomunale di raccolta dei rifiuti è evidentemente finalizzato a eliminare un’emergenza ormai “ordinaria” e a contenere i costi ottimizzando al contempo l’efficienza del servizio. Ciò all’interno di una prospettiva vantaggiosa sia per gli enti che per la collettività. In realtà, allo stato di fatto, tutto ciò non risulta. In particolare si osserva una crescita esponenziale del costo del servizio, con l’emissione di bollette eccessivamente esose e per questo sgradite alla collettività.Tale aumento appare riconducibile a diversi fattori, legati ad un complesso di disfunzioni: comunicazioni di dati da parte dei comuni parziali o inesatte, errori di valutazione del servizio effettivamente erogato o da erogare, reale consistenza delle utenze, individuazione di categorie certamente non funzionali e inadeguate. I costi maggiori sono, inoltre, imputabili ad una diversa gestione dei servizi che prevede da una parte la totale copertura dei costi e dall’altra un auspicato miglioramento della qualità del servizio.Al contrario, la vecchia gestione dei comuni, privilegiava maggiormente l’aspetto “sociale” della gestione a scapito di quello economico, attingendo al bilancio comunale così da ridurre il carico del servizio sulle utenze.Il nostro auspicio, a questo punto, è che attraverso un costruttivo confronto tra enti e ATO si possa finalmente pervenire ad una migliore calibrazione del servizio rispetto alle reali esigenze del territorio in relazione agli imprescindibili controlli di efficienza. Solo così le bollette potranno essere commisurate ad un servizio realmente di qualità, rispettose, al contempo, delle effettive possibilità economiche degli utenti. È chiaro che i cittadini non possono sottrarsi ai loro doveri: per questo tutti dovremo sostenere l’onere economico del nuovo servizio erogato dalle ATO; dall’altra parte le amministrazioni non potranno abdicare alle loro responsabilità, garanti degli interessi degli utenti e di un servizio efficiente ed economicamente conveniente nel rapporto costi – benefici.