mercoledì 2 novembre 2005

Destinazione del gettone di presenza per ristrutturazione scuola elementare

Il consiglio comunale nelle ultime sedute ha deciso, tra l’altro, di destinare il corrispettivo del gettone di presenza all’effettuazione dei lavori urgenti nel plesso delle scuole elementari, interessato nelle scorse settimane da un crollo di parte del tetto di un’ala dell’edificio.
I Consiglieri hanno, così, seguito l’esempio del sindaco Oriti che aveva rinunciato per intero alla sua indennità di carica per la stessa causa.
Il problema della carenza di sicurezza dell’edificio scolastico, così come di altri edifici pubblici, è stato segnalato da noi già con uno dei nostri primi documenti (“Rifiuti e sicurezza dei cittadini” del 14 novembre 2002), pubblicato a seguito di un’assemblea pubblica organizzata dal Movimento sul tema “sicurezza negli edifici pubblici”, all’indomani del terremoto nel Molise che causò il crollo di una scuola e la morte di molti bambini.
Ciò a testimonianza della priorità che dovrebbe caratterizzare per noi questa materia, proprio perché riguarda la salute dei cittadini, e in particolare dei nostri figli. 
In quell’occasione, scrivemmo: Si è discusso (nell’assemblea pubblica, n.d.r.) sulla situazione attuale del nostro municipio e della nostra Chiesa Madre, ma maggiore interesse è stato rivolto, sia per gli eventi tragici successi in altre aree della Nazione sia per l’età degli occupanti, alle nostre scuole.Tralasciamo di intervenire sulla situazione strutturale degli edifici perché buonsenso, logica e rispetto delle leggi vorrebbero che si intervenisse periodicamente con verifiche atte a dimostrare in modo inoppugnabile che gli edifici dove studiano e lavorano gran parte dei nostri concittadini siano sicuri.
Non è con interventi episodici e di emergenza che si fa fronte a tali problematiche, ma con una politica di progettualità e individuando priorità. La rinuncia del Sindaco all’indennità di carica (3.500 euro circa) per pagare gli operai cassintegrati impegnati nei lavori di pubblica utilità potranno bastare, si e no, alla rimozione del materiale crollato e a qualche rattoppo, ma l’edificio della scuola elementare di Acquedolci ha bisogno di ben altro per garantire la sicurezza dei nostri figli e del personale. L’impressione è che certi annunci abbiano un carattere prettamente demagogico. Senza nulla togliere alla meritorietà del provvedimento, indubbiamente apprezzabile, viene da pensare a quando fu bocciata la proposta del capo-gruppo di minoranza Terranova di destinare le indennità di carica dei consiglieri comunali ai capitoli di bilancio pieni di zeri riguardanti la spesa sociale. Allora furono costruiti castelli di principi di bilancio per dimostrare l’impossibilità del cambio di destinazione per tali tipologie di somme.
Ricordiamo che, sempre all’indomani di quel tragico evento del 2002, l’Amministrazione si era impegnata a verificare se l’edificio scolastico fosse idoneo a reggere ad un eventuale terremoto (il territorio nel quale sorge Acquedolci è dichiarato zona a rischio sismico!) e aveva rassicurato tutti. Per fortuna a tutt’oggi il terremoto non c’è stato, ma è bastata l’incuria e la mancanza di interventi di manutenzione, che a volte fanno più danni dei terremoti (vedi anche il Castello…) a far crollare parte del tetto della scuola. Chiediamo: che fine ha fatto l’annunciato finanziamento regionale per la ristrutturazione del tetto dell’edificio scolastico? Aspettiamo interessati.