mercoledì 25 gennaio 2006

Rifiuti e ATO

Ancora sui nostri rifiuti – Qualche domanda
Da qualche mese anche ad Acquedolci è partita, gestita dall’ATO ME 1 S.p.A., la raccolta differenziata “porta a porta” relativamente a carta, cartone e plastica. Il servizio è stato preceduto dalla distribuzione (peraltro non capillare poiché diverse famiglie non hanno ricevuto il kit) alla popolazione di sacchetti colorati per poter eseguire tale raccolta, accompagnati da un opuscolo esplicativo di come effettuarla, in quali giorni e in quali ore conferire i sacchetti fuori dalle proprie abitazioni.
Tranne questo piccolo passo, una carenza grave è senza dubbio la totale mancanza di informazione ai cittadini da parte degli enti preposti, ATO ed Amministrazione Comunale. Unica possibilità, infatti, è rivolgersi al numero verde reclamizzato, ad oggi non perfettamente funzionante a causa di problemi tecnici che sembra stiano per essere risolti: finora il più delle volte è risultato occupato o, quando libero, una voce preregistrata invitava a richiamare dato che l’operatore era “momentaneamente impegnato”. Sarebbe opportuno rendere effettivo quanto prima tale servizio telefonico dato che è il più veloce e facilmente accessibile da parte di tutti; attendiamo sviluppi.
Inizialmente, come sempre accade, si sono verificati dei disguidi nella raccolta di questi sacchetti.
Pazienza se ciò è successo proprio durante le feste natalizie.
Oggi, però, si può dire che il servizio funziona un poco meglio.
Rileviamo comunque alcune obiezioni, sollevando quesiti e proposte:perché la raccolta di carta e cartone avviene il giorno prima del mercato e non il giorno dopo?Perché prima dell’avvento dell’ATO si era riusciti ad ottenere un servizio di spazzamento e rimozione di rifiuti puntuale ed efficace nella zona del mercato e oggi si è tornati indietro?Chi provvederà a rimuovere le carcasse di elettrodomestici e auto abbandonate (e le auto spesso con la targa!) che addobbano le nostre strade e il nostro territorio?L’isola ecologica in contrada Cruzzuluddu serve al Carnevale o al Parco automezzi Comunali?Nonostante un recente (e dibattuto) intervento di drastica e tardiva pulizia, l’intera zona del capannone comunale risulta ancora da bonificare: verrà fatto subito dopo il carnevale?Tornando al servizio, al momento risulta inaspettato e poco comprensibile il perché di una raccolta dei rifiuti (oggi secchi, domani anche umidi) fatta “porta a porta”. Purtroppo pare sia finita la libertà, che con il tempo ci eravamo forse abituati ad avere, di disfarci dell’immondizia.Verranno, infatti, presto rimosse le campane perché antiestetiche e comunque non adeguate a ricevere i sacchetti forniti e, a maggior ragione, oggetti più ingombranti.Così facendo, è stato considerato che in mancanza di posti idonei le famiglie sono invitate a tenere a casa, magari in balcone, questi sacchetti?Non sarebbe meglio fornire a tutti dei capienti contenitori diversificati oltre ai soli sacchetti ed organizzare delle aree di raccolta per ogni quartiere, dotate di cassonetti e campane più gradevoli alla vista e più funzionali, ed organizzare, altresì, un servizio sistematico di pulizia di tali contenitori?Quest’anno il servizio non prevede per il nostro paese la distribuzione di altri contenitori né la totale eliminazione dei cassonetti, quindi ci chiediamo: verranno allestite e organizzate delle isole ecologiche?Perché quei cassonetti senza coperchi e in condizioni pietose non vengono sostituiti?Ci auguriamo accada prima dell’arrivo dell’estate. Un sistema di raccolta ottimale sarebbe (ma al momento è un’utopia) quello che prevede cassonetti e campane dotati di sistemi di apertura comandati attraverso la lettura di schede magnetiche, da fornire a tutta la popolazione, su cui caricare dei punti in virtù della quantità e del tipo di spazzatura portata a discarica. Una volta riempita la scheda questa potrà essere svuotata presso l’ufficio dell’ente gestore ed i punti accumulati serviranno ad alleggerire la bolletta dell’utente. Tutto ciò è realtà anche in Comuni non molto lontani da noi come Pachino (SR) e Giarre (CT); al momento da noi è improponibile, ma occorre sensibilizzare, informare ed “educare” la popolazione affinché la raccolta differenziata diventi una buona abitudine e di conseguenza totale.Occorre parecchio impegno e soprattutto tanta buona volontà, in particolare politica: non miriamo subito a tanto, ci accontentiamo di avere un servizio efficiente! Alcune considerazioni, infine, sono d’obbligo: che fine hanno fatto i mezzi in dotazione alle varie amministrazioni comunali dato che l’ATO ha dei mezzi propri? Si è pensato di informare i cittadini circa la fine che fanno i rifiuti? Perché, altrimenti, una domanda sorge spontanea, come direbbe un famoso giornalista: non è che i cittadini fanno la raccolta differenziata, pagano esosamente un servizio che sulla carta è quasi perfetto a differenza della realtà, e poi tutto finisce nella stessa ed unica discarica? Se così fosse, oltre il danno avremmo anche la beffa, perché l’importante non è fare le cose (probabilmente perché obbligati) ma farle bene!