venerdì 24 febbraio 2006

Febbraio 2006 – situazione politica

Nell’attesa dell’arrivo delle bollette ATO, previsto per i Comuni come Acquedolci che non le hanno ancora ricevute tra la fine di febbraio e i primi giorni di marzo, e mentre è già scaduto il termine per il pagamento per i cittadini degli altri comuni che già hanno ricevuto le bollette del primo acconto 2005, si moltiplicano le iniziative, a vari livelli, per ottenere tariffe più basse e rapportabili alla TARSU pagata complessivamente da ogni comune nel 2004. Ricordiamo che il passaggio dalla tassa alla nuova tariffa comporterà la ripartizione del costo dei servizi interamente tra gli utenti (prima la tassa era ripartita in quote quasi uguali tra cittadini e Comune), nonché l’aggiunta dell’IVA al 20%. Comitati spontanei di cittadini sorgono qua e là e cercano di trovare una linea comune, capeggiati dal “Comitato Tutela RSU” di Capo d’Orlando. I Sindaci sono divisi tra chi si trincera nella “difesa dei propri cittadini”, mostrando spesso finalità demagogiche, e chi, con buona volontà, ma con scarsi risultati, cerca di riunire attorno ad un tavolo amministratori dei Comuni e dirigenti dell’ATO. L’ultima riunione informale tra i Sindaci e gli Amministratori delle ATO della Provincia di Messina, svoltasi ad Acquedolci per iniziativa del nostro Sindaco, ha visto la presenza di circa 20 Sindaci, oltre ad alcuni consiglieri comunali di vari comuni e semplici cittadini, e degli amministratori delegati delle ATO ME 1 e ME 2. È rimasto deluso, il nostro Sindaco, per la scarsa presenza dei colleghi. Non sono mancate nemmeno le frecciate lanciategli dall’Amministratore delegato dell’ATO ME 1 (la nostra, per intenderci) che, nel suo intervento, ha accusato alcuni sindaci, e tra loro anche “qualcuno presente in sala”, di non aver ancora fornito i dati relativi alle utenze e alle risorse comunali (attrezzature, mezzi, cassonetti, ecc.) che sarebbero dovute passare all’ATO con il trasferimento del servizio, e che avrebbero permesso di definire meglio la quota di costo a carico dei cittadini dei rispettivi comuni. Peccato che tra questi sindaci sia compreso anche il nostro! Signor Sindaco, lei che ha dichiarato alla stampa che i sindaci presenti erano quelli che, più degli altri, hanno partecipato alle riunioni dell’ATO, perché Lei stesso è stato così assente alle assemblee quando si dovevano discutere i presupposti che avrebbero evitato i problemi alla cui soluzione, con tanto fervore, adesso cerca di porre rimedio? Forse perché conscio degli errori passati, cercherà di non ripeterli e giocare d’anticipo nei riguardi dell’ATO per l’acqua. Il nostro articolo sugli “atti vandalici in piazza municipio” (MR&P News n. 2 – Gennaio 06) ha prodotto l’effetto di spingere il vice-presidente del Consiglio Comunale, Giuseppe Salerno, a presentare una proposta di deliberazione recante lo stesso titolo. Lodevole l’iniziativa, pessimo l’intervento del relatore in Consiglio. Come si può giustificare il calo degli atti vandalici nei giorni immediatamente precedenti perché i giovani erano ormai impegnati nella costruzione dei carri di carnevale? O accusare le associazioni che hanno come finalità il servizio ai giovani di non fare nulla? O attaccare il solito extra-comunitario colpevole di fomentare odio anche tra i giovani impegnati nelle iniziative della sua associazione, dichiarando al termine di una rappresentazione teatrale sulla mafia, per la quale aveva ottenuto un contributo dal Comune, che gli amministratori sono mafiosi…?Consigliere Salerno, è con queste dichiarazioni (per altro non verbalizzate!) che si fomenta l’odio e la divisione in una comunità! Comprendiamo come l’argomento le stia a cuore, ma non giustifichiamo le modalità dello sfogo!Per la cronaca: la proposta del Consigliere consisteva nell’adibire alcuni vigili urbani al servizio di vigilanza notturno (dalle ore 23 alle ore 03).
La proposta è stata approvata, come atto di indirizzo all’Amministrazione, con 7 voti favorevoli contro 6 (contraria la minoranza e i consiglieri L’Abbate e Scaffidi del gruppo indipendente, assenti Miraglia e Geranio per l’opposizione… ma quest’ultima non è una novità).
Fortunatamente lo stesso vice presidente ha corretto il tiro. Insieme al suo gruppo consiliare, infatti, ha presentato in Consiglio una mozione atta a “Sollecitare 
la Prefettura e il Comando Regionale dei Carabinieri affinchè integrino il numero di personale allocato presso la Stazione dei Carabinieri di Acquedolci portando dalle attuali 8 unità ad un minimo di 15”.Troppa grazia! Magari fossero già 10 o 12! Certo è indispensabile aumentare il numero delle unità: da mesi non manca giorno nel nostro peraltro piccolo territorio in cui non avvenga un furto (o tentativo) o un atto vandalico.Rammentiamo ai distratti che la Stazione dei Carabinieri di Acquedolci è “ripiegata” a Sant’Agata Militello da più di tre anni!Tra le motivazioni apportate dai Carabinieri stessi, in occasioni più o meno ufficiali, per l’improvvisa migrazione in altra sede della NOSTRA Caserma era il “basso numero di denunce”; tutto si può dire tranne che ad Acquedolci non ci si stia dando da fare per mettere riparo a questa grave mancanza, in netta controtendenza rispetto a quanto succede nel resto d’Italia, almeno a sentire i dati riportati dal Ministro degli Interni: per questo i Carabinieri preferiamo mandarli all’estero! A proposito di odio: nei giorni scorsi la casa di campagna del giornalista Farid Adly e della moglie Mariangela Gallo è stata visitata dai ladri, così come è era già successo per tante altre abitazioni di nostri concittadini. Questa volta, però, gli intrusi hanno lasciato come “ricordo” due pallottole, chiaro segno di minaccia.LA MAFIA ESISTE, ECCOME! Apriamo gli occhi!Alle vittime della vicenda assicuriamo la nostra totale solidarietà. Ai colpevoli dell’atto diciamoVERGOGNA!!!