sabato 23 novembre 2002

Democrazia come valore di Libertà e Partecipazione

Il nodo della prassi nelle piccole realtà locali: opinioni a confronto

“La libertà non è mai un dono; è una conquista”.“Combatto le tue idee, ma darei la vita perché tu le possa esprimere”.

E’ a partire da queste due citazioni che vogliamo aprire un confronto, nelle nostre realtà locali, sul tema della Democrazia, con la D maiuscola.
In Italia, la democrazia è stata conquistata dopo grandi sacrifici nelle lotte di liberazione ….; il voto cosiddetto a suffragio universale è stato conquistato all’inizio dello scorso secolo ed alle donne è stato riconosciuto soltanto nel 1946, dopo la Liberazione.
In molte zone del mondo le libertà democratiche sono negate da regimi militari ed oligarchie al servizio delle potenze neocoloniali, provocando repressione e guerre.
In una realtà democratica consolidata, come quella italiana oggi, la democrazia non può significare soltanto il consenso: una tale riduzione rischia di trasformare la politica in un’operazione di clientelismo e di scambio di favori oppure nella paralisi di ogni seria azione amministrativa.
Lo stesso confronto tra le parti e la dialettica politica, ne verranno avviliti ed avvelenati. Inoltre, su un livello più generale, chi domina l’informazione potrebbe pilotare a distanza gli umori dell’opinione pubblica, mettendo in circolazione informazioni menzognere, omettendo altre oppure dando ascolto e visibilità ad una sola opinione.
Su questi temi vogliamo aprire un dibattito nelle nostre realtà locali. Abbiamo chiesto a due relatori (Melina Bevacqua e Pippo Ridolfo) di affrontare il tema; abbiamo invitato 4 sindaci (Acquedolci, Caronia, San Fratello e Sant’Agata) di presentarci il loro operato e le linee guida che hanno indirizzato il loro agire amministrativo; ai due capigruppo del Consiglio Comunale di Acquedolci abbiamo chiesto di farci una riflessione sul ruolo di ciascuna parte e sul funzionamento del Consiglio, espressione della democrazia locale.
La cittadinanza e le forze politiche e sociali sono invitate a partecipare ed esprimere un contributo.
Appuntamento Sabato 23.11.2002, ore 17.00, presso la sala Consiliare di Acquedolci.

Nota sull’intervento del dottore Gianni Fontana a nome del Movimento.
LEGITTIMITA’ DEGLI ATTI AMMINISTRATIVI
In merito al dibattito pubblico tenutosi sabato 23 novembre presso la sala consiliare del Comune di Acquedolci e organizzato dall’Associazione Culturale Mediterraneo, alla quale va il mio plauso per la interessante e riuscita iniziativa, intendo esplicitare meglio il pensiero espresso durante il mio intervento che, per l’esiguità del tempo, non ho avuto modo di chiarire con un’ulteriore replica.
Durante il dibattito ho voluto porre l’accento sull’assenza di Organi di Controllo, a livello locale, quali strumenti di garanzia.
La presenza di un Organo di Controllo eviterebbe al cittadino o alla minoranza consiliare di ricorrere alla Magistratura per verificare la legittimità degli atti amministrativi, qualora gli stessi ravvisino elementi di non conformità alla legge o ai regolamenti.
A parer mio è di estrema gravità che proprio a causa dell’assenza di tali Organi, la richiesta di intervento della Magistratura, a tutela della legalità, è diventata prassi e non evento eccezionale come in uno Stato democratico dovrebbe essere.
Ricordando che la democrazia è anche rispetto delle leggi e delle regole, di seguito riporto un concetto espresso, poco tempo addietro, dal Presidente della Consulta Ruperto e che, con i necessari adattamenti, è possibile applicare anche alle realtà locali: “Il regime democratico non è soltanto governo della maggioranza, ma anche tutela di alcuni valori fondamentali, che non possono venir lesi dalla maggioranza stessa, senza che una corte di garanzia possa e debba intervenire per restaurarli”.
Gianni Fontana(presidente MReP)