venerdì 20 luglio 2007

LO AVETE FATTO A ME !

La nostra Comunità è stata interessata nei giorni scorsi da una drammatica vicenda riguardante 24 operai stagionali marocchini. Gli operai, assunti da un’impresa locale per svolgere lavori agricoli stagionali, pare abbiano contestato al datore di lavoro l’inidoneità della sistemazione messa loro a disposizione in alternativa al trasporto dal loro alloggio al posto di lavoro. Dopo essere entrati in conflitto con la ditta, al secondo giorno di lavoro non sarebbe stato permesso loro di riprendere l’occupazione.
Rimasti improvvisamente senza lavoro, senza soldi per poter rientrare in patria e senza un adeguato alloggio, nella sera del 13 luglio hanno iniziato un sit-in in Piazza Municipio per chiedere l’intervento delle istituzioni.
Un plauso va tributato al nostro Sindaco avv. Ciro Gallo e all’Amministrazione Comunale per aver trasformato un’emergenza in un’occasione di accoglienza e di integrazione che è passata attraverso la tutela dei diritti umani, civili e sociali di questi lavoratori.
Subito, infatti, il Sindaco ha saputo allertare le Autorità competenti (Prefetto, Protezione Civile, Croce Rossa), non prima, però, di aver assicurato un alloggio per la prima notte a tutti i marocchini in un albergo vicino, con soldi a carico del bilancio comunale (poco più di 500 euro), e il pranzo per il giorno successivo (con autotassazione degli amministratori).
Nei giorni seguenti gli immigrati sono stati ospitati presso una struttura comunale in C/da Nicetta dove la Protezione Civile ha portato brande e materassi.
È notizia recente che i Sindacati e la ditta hanno trovato un accordo per assicurare ai lavoratori condizioni di lavoro e di alloggio più adeguate alle loro esigenze e l’osservanza degli obblighi contrattuali, cosicché i lavoratori potranno tornare al lavoro. Tutto è bene quel che finisce bene!
Speriamo che questa vicenda sia stata l’occasione per evidenziare quali siano le condizioni in cui i cittadini stranieri si trovano a lavorare nel nostro territorio.
Chiediamo alle Autorità competenti di essere più oculate nella verifica in concreto della sussistenza dei presupposti di legge per il rilascio dei permessi di soggiorno per motivi di lavoro, con particolare riguardo al contratto di soggiorno stipulato tra datore di lavoro e lavoratore straniero, che (lo ricordiamo per i non addetti ai lavori), deve contenere (art. 5bis, D.Lgs.286/1998):
a) la garanzia (n.d.r.: che non vuol dire mettere a disposizione) da parte del datore di lavoro della disponibilità di un alloggio per il lavoratore che rientri nei parametri minimi previsti dalla legge per gli alloggi di edilizia popolare;
b) l’impegno al pagamento da parte del datore di lavoro delle spese di viaggio per il rientro del lavoratore nel Paese di provenienza.
Allora diranno al Re: “Signore, quando sei stato affamato e ti abbiamo dato da mangiare, o quando hai avuto sete e ti abbiamo dato da bere, o quando sei stato pellegrino e ti abbiamo ospitato […]?” e Lui risponderà loro: “Ogni volta che avrete fatto queste cose a qualcuno dei miei fratelli più piccoli, lo avrete fatto a me”.
Alleghiamo con piacere la lettera con la quale il Console Generale del Marocco Youssef Balla ringrazia Acquedolci e il suo Sindaco per aver contribuito alla felice risoluzione della vicenda.