venerdì 2 gennaio 2004

Alla Sopraintendenza BB.CC. Messina

Spett.le SOPRINTENDENZA PER I BENI CULTURALI ED AMBIENTALI
Servizio per i beni architettonici, paesistici, naturali, naturalistici ed urbanistici Viale Boccetta n. 38
98122 – MESSINA
e p.c. Sig. SINDACO del Comune di Acquedolci
Siamo dei cittadini di Acquedolci che da qualche tempo hanno costituito un Movimento di opinione politica a livello locale, con l’intento di analizzare in maniera continua, attenta e corretta le problematiche del nostro territorio, al quale siamo profondamente legati. Il nostro gruppo non ha, ovviamente, alcuna velleità di sostituirsi a chi istituzionalmente è preposto alla tutela e salvaguardia del territorio stesso, ma l’imbarazzo, che talvolta suscita la disattenzione e la lentezza dimostrata dalla macchina amministrativa nei confronti delle necessità locali, ci spinge sovente a decise prese di posizione. In particolare, alcuni avvenimenti succedutisi negli ultimi due anni nel territorio del nostro Comune ci hanno inizialmente sorpreso, poi deluso ed infine indignato. Tra questi riteniamo che alcuni debbano essere sottoposti alla Vostra attenzione; riguardano due siti cui siamo particolarmente interessati: L’AREA ARCHEOLOGICA DELLA GROTTA DI SAN TEODORO; IL CASTELLO CUPANE.
Per quanto riguarda l’Area Archeologica, constatiamo con piacere che continuano con successo le campagne di scavo; nutriamo la speranza di avere ad Acquedolci (anche in locali provvisori ma idonei, sembra già individuati ed addirittura pronti) i reperti del sito, anche quelli più importanti, e di poter accedere senza pericoli ai luoghi ed alle trincee finalmente visibili. Sarebbero dei traguardi importanti per la nostra comunità e l’economia locale e gli sforzi Vostri e dell’Amministrazione sembrano andare in questa direzione; Ve ne diamo atto, Vi esortiamo a continuare e dove possibile ad accelerare i tempi.
La Vostra attenzione, però, non sembra essere la stessa per quel che riguarda il territorio limitrofo all’area degli scavi. Negli anni avete vincolato la zona antistante, dimostrandovi in alcuni casi addirittura pignoli; ma poi è arrivata l’autostrada e da allora avete forse abbassato la guardia ed oggi sembrate addirittura distratti.
Le misure a tutela e salvaguardia della zona sono del tutto insufficienti; gli interventi e le concessioni edilizie sul sovrastante Pizzo Castellaro sono un’offesa al paesaggio ed al buon senso.
 Cosa è un bel quadro in una cornice orrenda?
I permessi accordati ai cittadini sono stati ottenuti sicuramente in maniera legittima, ma non per questo si possono definire accettabili. Questo modo di fare sarà pure legale ma non è trasparente né riguardoso della sensibilità e delle esigenze del paese e dei suoi abitanti. Questi cittadini, secondo noi, hanno solo dimostrato scarsa sensibilità, poco gusto e nessun rispetto per il paese.
Per l’opinione pubblica tutto questo è uno scempio, ma nessuno è intervenuto per evitarlo.
A quanto pare le concessioni edilizie rilasciate hanno avuto da voi il relativo nulla osta. Se ciò fosse confermato, la Soprintendenza, oltre a fornire a tutti un ottimo alibi, si sarebbe resa corresponsabile di un gravissimo scempio. Perché dopo gli interventi relativi alla prima concessione edilizia non siete corsi ai ripari e non avete fatto scattare almeno i vincoli di salvaguardia provvisori, perseverando invece nell’errore? Esistono dei responsabili o si tratta di superficialità?
Come pensate di porre rimedio agli errori commessi e cosa ritenete di fare per evitare il ripetersi di tali “orrori”
Che fine hanno fatto le postazioni militari dell’ultima guerra e la chiesetta rurale sul Pizzo Castellaro? 
Visto che il P.R.G. comunale è in fase di revisione, pensate di fornire le Vostre indispensabili e fondamentali indicazioni al riguardo o dobbiamo rassegnarci a vedere Thea risiedere in condominio e la Grotta inserita in un presepe di ville? 

Sul Castello Cupane si sono ormai sprecati fiumi di inchiostro. Da un anno e mezzo questi amati quanto sfortunati “ruderi” sono finalmente proprietà del Comune. Questo felice ed atteso evento sembrava dover cambiare le cose, ma ogni sogno sembra essere stato spazzato via dallo scirocco che un anno fa ha provocato il crollo di parte del prospetto nord dell’antico maniero, compromettendone la stabilità. La torre est, inoltre, presenta evidenti lesioni strutturali che non fanno presagire niente di buono. 
Dopo la nostra segnalazione del crollo ci sono stati alcuni sopralluoghi, anche del Genio Civile, ma nessun intervento né urgente, come noi auspicavamo, né palliativo. Perché non si provvede a puntellare la struttura e si procede alla messa in sicurezza del sito? 
Il sito è facilmente accessibile da chiunque lo voglia; finora ciò è stato causa di saccheggi ma in futuro potrebbe essere causa di disgrazie.
Perché non si eseguono interventi di pulizia, rilievo, catalogazione, recinzione ed illuminazione?
Cosa si intende fare delle costruzioni sorte, legalmente o abusivamente, all’interno dell’area?
La pulizia recentemente effettuata nell’area sud del Castello prelude forse a nuove concessioni ed interventi privati? 
Riguardo il Castello, l’unico intervento importante della Soprintendenza che tutto il paese ricorda è quello che ha permesso negli anni ’60 la messa in sicurezza (con cariche esplosive) della torre di avvistamento!
Auspichiamo interventi di tutt’altra natura, che non mandino per aria (non solo in senso figurato) i sogni e le attese di chi, come noi, spera in un recupero ed una valorizzazione del sito. Se gli interventi spettano al Comune o ad altri Vi invitiamo ad attivarVi per quel che Vi compete nel fornire indicazioni, vincoli, attivando i giusti meccanismi, suggerire soluzioni e strade da seguire per la valorizzazione del patrimonio di Acquedolci. Come è naturale difenderete le Vostre scelte ed azioni; Voi operate su scala diversa ed avete altre priorità, ma non potete ritenere i due luoghi in oggetto un buco nella montagna ed un gruppo di macerie come il Vostro operato lascia intendere. Sarebbe un gravissimo errore di valutazione. E’ Vostro dovere salvaguardare quanto rimane, intervenire in sede preventiva e vigilare con attenzione sul territorio, non solo dagli uffici, anche per valutare di persona il peso delle Vostre decisioni. Vorremmo venire a conoscenza dei Vostri piani e del Vostro parere sui Beni Culturali ed Ambientali del nostro Comune e siamo disponibili ad un confronto ritenendo doverosa una Vostra risposta ai nostri quesiti. Questa lettera sarà recapitata per conoscenza anche al Sindaco di Acquedolci e verrà resa pubblica attraverso gli organi di stampa, nella speranza che possa servire a sensibilizzare le autorità ed i cittadini più distratti.
Cordialmente.
Acquedolci, lì 02/01/2004
Movimento Rinnovamento e Partecipazione