sabato 30 marzo 2002

Piattaforma Movimento Rinnovamento e Partecipazione

Piattaforma Movimento Rinnovamento e Partecipazione30/03/2002
Care/i tutte e tutti,in uno dei primi messaggi, posti dal Moderatore del Forum, c’era la richiesta a tutte le forze politiche di presentare i loro programmi per un dibattito sulle politiche e non sulle persone.Con molto piacere abbiamo ricevuto il programma del Movimento Rinnovamento e Partecipazione (MRP), che pubblichiamo integralmente.Chiediamo a tutti, personalità e forze politiche, di mandarci i loro programmi e di esprimere un parere su quelli pubblicati.Crediamo fermamente che sia soltanto questa la via per lo sviluppo di Acquedolci e per il miglioramento delle condizioni di vita dei suoi cittadini. Speriamo che questo appello non cada nel vuoto.Cordialmente.Il Moderatore Farid Adly 
Piattaforma Movimento Rinnovamento e Partecipazione
RINNOVAMENTO & PARTECIPAZIONEpunto d’incontro della dialettica politica liberamente accessibile a tutti gli acquedolcesi  
PIATTAFORMA PROGRAMMATICA
I cittadini di Acquedolci chiedono un attento e corretto esame delle problematiche locali, una uguale consapevole considerazione della situazione di fatto, nonché, ed è l’aspetto più significativo, la valutazione delle potenzialità offerte dal territorio, perché solo un’analisi posta in questi termini consente di ottenere le soluzioni e gli impulsi giusti in grado di configurare un approccio concreto e coerente alla gestione dell’ente Comune.Quanto detto deve essere sorretto da principi imprescindibili alla buona riuscita di ogni iniziativa sociale:
Rispetto della legalità;
Trasparenza;
Salvaguardia dei diritti del cittadino.
In una tale ottica, il Comune non deve essere mortificato e relegato a semplice occasione di clientelismo e non deve costituire uno strumento di gestione personalistica ed ambigua dei beni sociali. L’atteggiamento di servizio e la capacità operativa rappresentano il principale motore di ricerca delle soluzioni alla crescente richiesta popolare di servizi, occupazione e giustizia sociale.Il movimento, disancorato da logiche partitiche e, ancor di più, da interessi affaristici, persegue la realizzazione di interventi che vadano ad incidere immediatamente nella così detta “ordinaria amministrazione”, seppur con la parallela innegabile aspirazione di dotare la città di progetti innovativi, al passo coi tempi e in grado di affrontare i grandi appuntamenti che, di qui a poco, incideranno sulla vita quotidiana cittadina, in particolare del settore agricolo: l’Europa adesso vicina, dal 2006, sposterà le proprie risorse contributive verso le nuove realtà dei Paesi dell’est; necessariamente, il bacino geografico del Mediterraneo sarà la sfida futura anche di un piccolo centro come il nostro, PREPARIAMOCI PER TEMPO.Queste le carenze più rilevanti che necessitano di grande attenzione:
Problema idrico (ricerca di nuove fonti di approvvigionamento e radicale miglioramento dell’acquedotto);
Mancanza di attrezzature di carattere sociale, culturale e di svago;
Pulizia delle strade;
Soluzione definitiva del problema della discarica pubblica e migliore organizzazione della raccolta differenziata;
Istituto dei Giuseppini del Murialdo (necessità di scongiurare la perdita di un così rilevante patrimonio socio – pedagogico);
Aree del Piano Regolatore (problematica inerente la mancata definitiva soluzione dell’annosa questione per numerose famiglie);
Organizzazione e “cultura” del verde pubblico;
Realizzazione dell’area artigianale (sarebbe ora!) con contestuale miglioramento del piano commerciale;
Regolamentazione del traffico (decongestionamento del centro, individuazione di percorsi e parcheggi dei mezzi pesanti);
Razionalizzazione degli interventi e manutenzione delle arterie urbane;
Risanamento delle fiumare;
Rilancio e valorizzazione della spiaggia;
Interventi mirati in favore dei cittadini della Terza Età e dei Giovani.
Quanto detto deve, chiaramente, essere supportato da un rinnovato senso civico della popolazione, impegnata, quindi, a recuperare la propria identità storica e culturale.
Soltanto in questo modo si potrebbe, finalmente, ritornare a parlare “praticamente” del recupero dei due siti storico – archeologici patrimonio di Acquedolci (il Castello e la Grotta), ai quali è affidato il pesante onere del rilancio turistico e, di conseguenza, della città: in tal senso, l’acquisto delle aree del castello (seppur in maniera incompleta) devono essere uno sprone ad un impegno maggiore e decisivo.
È innegabile che un gruppo che si candida per l’amministrazione civica, perché sia credibile, deciso e progettuale, deve evidenziare, sin dalla sua genesi, proposte chiare che si accompagnino ad una condotta ben delineata che, inevitabilmente, deve essere rigorosamente trasparente e assolutamente inequivoca.
In ragione di ciò, sempre in via propositiva, è necessario che la figura del candidato alla carica di sindaco, nonché gli aspiranti assessori, fuori dalle consolidate logiche già in atto, emergano da un contesto di dibattito democratico a cui abbiano accesso tutti gli acquedolcesi e attraverso un criterio di selezione commisurato al peso specifico delle idee e non alle logiche aritmetiche.
In un momento di inerzia della vita politica cittadina (a democrazia bloccata), i futuri amministratori non devono mostrare esitazioni.
Secondo RINNOVAMENTO & PARTECIPAZIONE si realizza ciò attraverso un codice di autoregolamentazione così impostato:
1) impegno a decurtare del 50% le indennità di carica con distrazione in un capitolo da destinare in promozioni culturali, sussidi alle fasce più deboli, ecc.;
2) necessità della presenza femminile tra i consiglieri (almeno il 40%) e tra gli amministratori (tre donne su un totale di sette;
3) gli assessorati, alla pari del Sindaco, dovranno dotarsi di programmi a medio e lungo termine, da riscontrare semestralmente al Consiglio Comunale;
4) Consiglieri ed Amministratori devono sottoscrivere l’impegno al “RISPETTO E SUBORDINAZIONE ALLA LEGGE” (i cittadini devono essere garantiti contro possibili vessazioni in loro danno e, ancor di più, dinanzi a veri arbitri illegali a vantaggio di pochi);
5) Istituzione del difensore civico per garantire i diritti dei cittadini e la trasparenza dell’azione amministrativa.
La democrazia è partecipazione, è continuo rinnovamento, è sinonimo di libertà; bisogna varcare il limite arbitrariamente imposto da logiche scarsamente rispettose delle idee altrui, mettendosi in discussione, proponendo ed ascoltando.
Il Coordinamento