Continuando nell’intento di mantenere aggiornati i nostri visitatori sull’evolversi della situazione politica di Acquedolci, vogliamo fornire un quadro quanto più chiaro possibile, evidenziando le conseguenze giuridiche scaturite dalle dimissioni degli otto Consiglieri Comunali.
Tenuto conto che le dimissioni contestuali dalla carica di Consigliere Comunale sono state presentate dalla metà più uno degli eletti, ne deriva quanto segue:
- non è applicabile in Sicilia l’art. 141 del Testo Unico Enti Locali;
- l’intero Consiglio Comunale deve intendersi cessato ope legisal momento della presentazione formale delle dimissioni contestuali da parte della metà più uno dei consiglieri comunali eletti. Ciò risulta dall’applicazione del combinato disposto degli artt. 11 della L.R. 35/1997 e 53 dell’Ordinamento amministrativo degli enti locali nella Regione Siciliana;
- l’Assessorato Regionale Enti Locali emanerà nei prossimi giorni un provvedimento che costituisce, quindi, una mera presa d’atto dell’avvenuta cessazione dell’organo consiliare.
- la richiesta di convocazione urgente, presentata da parte di ex consiglieri comunali, non produce alcun effetto giuridico dal momento che l’organo consiliare giuridicamente non esiste più e che l’ex Presidente del Consiglio comunale non ha più alcun potere di convocazione.
