lunedì 9 marzo 2009

Chi si scalda troppo, travisa le parole… e anche i fatti

Da qualche tempo è apparso, su una bacheca lungo la via Ricca Salerno, un articolo a firma del consigliere Dott. S. Barone che chiamava in causa il nostro Movimento (a proposito, ci chiamiamo “Movimento Rinnovamento e Partecipazione”, non “Movimento e Partecipazione”…) in occasione della pubblicazione della notizia riguardante la vendita degli alloggi popolari.Ci siamo a lungo interrogati sulla necessità o meno di rispondere alle provocazioni nei nostri confronti contenute nell’articolo.
Come sanno bene i nostri lettori, a noi non piace questo tipo di confronto “botta e risposta” virtuale… preferiamo quello istituzionale. Tuttavia riteniamo che una breve risposta vada data, almeno sui punti nei quali siamo stati attaccati direttamente. Ci scuseranno i lettori se ritorniamo su argomenti già abbondantemente trattati, ma alcune puntualizzazioni meritano di essere fatte.
L’ultima volta che siamo stati “costretti” a rispondere ad un articolo del dott. Barone, ci siamo compiaciuti del fatto che il Consigliere, dopo oltre venti anni di attività politica, avesse trovato finalmente una penna per scrivere. Oggi ci congratuliamo con lui perché ha iniziato anche a leggere i nostri articoli, e non solo a farseli raccontare.Prima di entrare nel merito del contenuto delle affermazioni del Consigliere, un AVVISO ai lettori-naviganti (o forse solo al Nostro lettore-interlocutore?): leggere bene la fonte della notizia. Alla fine dell’articolo in questione, come di tutti gli articoli provenienti da altre fonti, si legge benissimo che la notizia è riportata integralmente dal comunicato stampa dell’Amministrazione Comunale pubblicato su www.comunediacquedolci.it. Gli articoli scritti da noi, invece, sono firmati tutti: MReP. Ma questo i nostri lettori lo sanno bene… forse solo il Consigliere Barone no. D’altronde è da poco tempo che ha iniziato a leggere sul nostro sito.
Scendendo poi nel merito della notizia, ci sembrava che il comunicato stampa scritto dall’Amministrazione Comunale fosse abbastanza chiaro (ma evidentemente non per tutti…).La frase incriminata (“Dopo decenni di immobilismo, finalmente si sbloccala vicenda della vendita degli alloggi popolari di Acquedolci…”), accusata dal Consigliere di affermare una “spudorata menzogna”, in realtà fotografa una sacrosanta verità. Gli alloggi popolari in questione, come tutti sanno, furono costruiti a seguito della frana di San Fratello con i fondi stanziati da una legge del 1922 per la ricostruzione dopo il terremoto di Messina. Solo con la legge finanziaria per il 2005 la proprietà degli stessi fu trasferita dal Demanio al Comune di Acquedolci. Fino ad allora erano trascorsi, appunto, decenni di immobilismo.Qual è stato il merito del Sindaco Oriti, tanto osannato dal Consigliere Barone? Quello di essere stato chiamato dall’Agenzia del Demanio di Messina per andare a mettere una firma sull’atto di consegna degli immobili già trasferiti per legge (per intenderci: quello incorniciato sulla bacheca, a fianco dell’articolo, dal Consigliere Barone).
E allora? Tutto qui? Qualunque altro Sindaco al suo posto avrebbe fatto la stessa cosa: andare a Messina a mettere una firma. Certo, a quell’epoca il Sindaco era il dott. Oriti ed è sua la firma, ma nulla di più.
Invece, va dato merito all’iniziativa politica dell’Amministrazione Gallo, e nello specifico del Sindaco e dell’Assessore avv. Giuseppe Princiotta, che hanno portato alla soluzione definitiva della questione, predisponendo tutti gli atti e portando la proposta in Consiglio Comunale e in Giunta per l’approvazione e la determinazione del prezzo di vendita, prima, e per la stipula dei contratti, poi. Altro che “rubacchiare iniziative”, come afferma in malafede il Consigliere Barone!Riconosciamo che anche i Consiglieri comunali di minoranza, hanno votato favorevolmente la proposta di vendita degli alloggi, nella seduta del 23/05/2008 e, su questo, va dato merito anche a loro.
Sulle altre deliranti affermazioni contenute nel comunicato del consigliere Barone, preferiamo non dilungarci in questa sede.
Sulla questione depuratore rimandiamo semplicemente i lettori al nostro precedente articolo, già abbastanza esauriente.
Sulla questione dei cassonetti pieni di spazzatura, riteniamo che i nostri lettori siano molto più intelligenti di quanto il Consigliere Barone pensi e sanno distinguere le diverse responsabilità di oggi da quelle di ieri.